Ape sociale, verso l’accoglimento di 46.000 domande

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A ottobre era stato respinto un gran numero di richieste, per via di criteri eccessivamente restrittivi applicati dall’Inps. In seguito è intervenuto il ministero del Lavoro

 

Con il riesame delle domande per l’accesso all’Ape sociale e alla pensione anticipata per i lavoratori precoci potrebbero essere accettate nel complesso oltre 46.000 domande a fronte delle 66.000 arrivate e delle 60.000 previste. Il dato emerge da stime Inps riferite da partecipanti all’incontro governo-sindacati sul tema previdenziale. In pratica dopo i nuovi indirizzi del Ministero del Lavoro potrebbero essere accettate circa 26.500 domande per l’Ape sociale (su 39.777 arrivate, il 75% delle 35.000 previste) e 20.000 per i lavoratori precoci (su 26.632 arrivate, l’80% delle 25.000 previste).
L’Inps alcune settimane fa aveva respinto quasi il 70% delle domande di Ape sociale ricevute entro il 15 luglio. Il ministero del Lavoro aveva però precisato che questi numeri si riferivano “all’esame effettuato dall’Inps prima delle nuove indicazioni“, fornite il 13 ottobre scorso dallo stesso ministero.
Il nuovo indirizzo interpretativo, fornito dal ministero del Lavoro, ha riguardato i lavoratori disoccupati. I sindacati avevano denunciato numerosi casi di lavoratori rimasti senza lavoro e ai quali era stata rifiutata l’Ape sociale, perché al termine del periodo di Naspi (il sussidio di disoccupazione), avevano accettato lavoretti di brevissimo periodo, talvolta poche ore retribuite con voucher, perdendo così – secondo l’Inps – lo status di disoccupati. Il ministero aveva invece precisato che il periodo di inoccupazione può essere interrotto dopo la fine della Naspi purché non siano superati i sei mesi di lavoro.

La Repubblica