Per cinque anni hanno vissuto in quello che hanno definito «un incubo kafkiano»: presi in ostaggio dai talebani del gruppo Haqqani, hanno vissuto in una prigione buia senza poter aver contatti con la propria famiglia, che ha ricevuto loro notizie solo grazie ai filmati pubblicati in rete dai terroristi. Ma adesso per Caitlan Coleman, 32enne cittadina statunitense, e per il marito Joshua Boyle, 33 anni, di nazionalità canadese, l’incubo è finito: sono stati liberati, insieme ai loro tre bambini venuti al mondo durante la prigionia, dalle truppe pakistane in collaborazione con l’intelligence statunitense dopo essere stati localizzati nella regione montuosa della valle del Kurram, in Pakistan, al confine con l’Afghanistan.
Il Messaggero