«Sottoporre il testo ai voti segreti metterebbe in difficoltà l’insieme della riforma». Speranza (Mdp): «È Oltre i li miti della democrazia»
«Dopo la riunione di maggioranza ho telefonato al premier Paolo Gentiloni riferendo che la valutazione della maggioranza sarebbe che è opportuna la fiducia perché il testo è frutto di un faticoso equilibrio tra maggioranza e opposizione e sottoporlo ai voti segreti metterebbe in difficoltà il complesso del testo». Così il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, risponde in Transatlantico all’Ansa.
Speranza: «Si scherza con il fuoco – Mettere la fiducia sulla legge elettorale a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere è oltre i limiti della democrazia. Qui si sta scherzando col fuoco. Una legge che toglie la sovranità ai cittadini di scegliere i propri eletti viene approvata togliendo la sovranità al Parlamento. Non voglio credere che sia vero». Lo dichiara Roberto Speranza, coordinatore di Mdp. «Sulla legge elettorale la fiducia è stata messa nella storia d’Italia durante il fascismo, con la Legge Acerbo, durante la discussione sulla famosa `legge truffa´ e, da ultimo, da Renzi sull’Italicum, che poi fu giudicato incostituzionale, in modo particolare tra Renzi e Berlusconi per avere un Parlamento, ancora una volta, di nominati». Il sunto dei precedenti parlamentari viene offerto da Roberto Speranza che a Rtl 102.5 per Non Stop News ribadisce che «questo è un punto gravissimo». «Farò una battaglia fortissima – assicura il coordinatore Mdp – contro questa legge elettorale e non voglio neanche pensare all’ipotesi che venga posta la questione di fiducia. Gentiloni aveva detto parole chiarissime in Parlamento, che la legge elettorale è materia del Parlamento e non del governo. Sarebbe molto grave che venisse messa la questione di fiducia sulla legge elettorale». «Estremo appello». «Il gruppo di Articolo 1 – Mdp ha espresso un giudizio unanime di radicale critica sull’ipotesi che venga messa la fiducia sulla legge elettorale. Rivolgiamo un estremo appello al presidente Gentiloni affinché tenga fede all’impegno assunto in aula ed eviti che questo strappo che riteniamo addirittura più grave rispetto a quello sull’Italicum, non venga compiuto. Se dovessimo andar avanti su questa strada, Articolo 1-Mdp voterà, all’unanimità, contro la fiducia e la legge elettorale». Lo dice il capogruppo Francesco Laforgia.
M5S: «Atto eversivo»- «Se il governo dovesse porre la fiducia sul Rosatellum sarebbe un atto eversivo, contro la democrazia, la libertà del voto e la sovranità dei cittadini». Così il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Simone Valente. «Il tutto con la complicità di Lega e Forza Italia che, sulla carta, sono all’opposizione, ma che – accusa – fanno parte di questo grande e vergognoso inciucio contro i cittadini». Luigi Di Maio invece ha detto: «Signori, siamo in piena emergenza democratica. Nelle aule parlamentari si sta consumando l’ennesima aberrazione istituzionale: il Pd ha dato il suo ok alla fiducia sulla legge elettorale quindi il Parlamento non potrà discuterla. Quello che hanno deciso due o tre capi di partito diventerà legge senza che nessuno possa dire la sua. È un momento critico». «L’intento è distruggerci, quello che otterranno sarà rafforzarci. Nei prossimi giorni saremo chiamati tutti a difendere le istituzioni della Repubblica. State pronti».
Mattarella: «Bene se c’è impegno»
Il presidente della Repubblica pur non esprimendo, ovviamente, valutazioni nel merito del testo in esame in Parlamento o di scelte diverse in materia e neppure sull’ipotesi di voto di fiducia che attiene al rapporto Parlamento-Governo, continua a considerare positivo l’impegno in Parlamento per giungere a una nuova legge elettorale, auspicando che questo avvenga con ampio consenso. È quanto si apprende al Quirinale in merito al dibattito politico sulla nuova legge elettorale.
Il Corriere della Sera