Amazon potrebbe presto lanciare un canale farmacia sul proprio sito. Ma non è una decisione semplice, il settore ha una regolamentazione dettagliata
Vi fidereste a compare farmaci online? Stando a quanto riportato da CNBC, Amazon starebbe pensando di entrare nel canale farmaceutico e di iniziare la vendita di medicinali sul proprio sito. Le conferme arriverebbero da Eric French, responsabile della sezione alimentari del sito, che avrebbe dichiarato di aver assunto diverse persone per un progetto dedicato all’assistenza sanitaria. Alcuni mesi fa il big del retail ha assunto Mark Lyons, ex manager dell’assicurazione sanitaria Premera Blue Cross, al fine di creare un punto vendita interno dell’azienda e offrire un benefit ai propri dipendenti. Secondo alcuni, il successo di questo primo esperimento determinerà la velocità e le tempistiche con cui Amazon deciderà di lanciare il proprio canale farmacia. L’operazione non potrà essere comunque lanciata nell’imminente futuro: qualora Amazon volesse davvero lanciare un servizio simile, dovrebbe assumere farmacisti professionisti e dotarsi di certificazioni ideonee. Secondo gli analisti, l’azienda non potrebbe però attuare la propria idea prima di un paio d’anni. L’alternativa potrebbe essere quella di appoggiarsi a una squadra di professionisti già formati o a un’azienda farmaceutica.Non è ancora chiaro in che paesi Amazon vorrà rendere fruibile il servizio, ma in Italia la normativa è chiara: può vendere farmaci online esclusivamente chi effettua la vendita al pubblico – farmacie e esercizi commerciali autorizzati. Tale attività è espressamente esclusa per i medicinali con obbligo di prescrizione medica i quali devono essere dispensati, secondo la vigente normativa, solamente in farmacia dal farmacista. La normativa, contenuta nel decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, fissa criteri molto precisi anche sulle condizioni di trasporto e sulle caratteristiche che deve possedere il sito internet dell’ente. Un problema che grava sul settore, segnalato da Altroconsumo, è la forte differenza di costo esistente, tra un sito e un altro: lo stesso farmaco può costare anche il doppio, a seconda dell’indirizzo internet su cui capita il consumatore.
Wired.it