Sono stati in balia di una baby gang per 40 minuti i passeggeri del treno Venezia –Bassano delle 19.56 in viaggio sabato sera. Dai racconti dei testimoni emergono numerosi dettagli. “Io e mia moglie eravamo andati a fare una passeggiata a Venezia… – spiega un imprenditore al Corriere della Sera – “Erano ubriachi, hanno lanciato un estintore. E mi hanno minacciato quando ho cominciato a scattare foto col cellulare”. I ragazzini erano sotto l’effetto di droga e alcol.
“Abbiamo immediatamente schiacciato il tasto sos. Ci immaginavamo un pronto intervento invece per oltre quaranta minuti non è successo niente. Quaranta minuti di follie. Anzi, nel treno a porte chiuse, i bulli hanno alzato il livello di insulti e minacce”.
Non appena le porte sono state aperte nella stazione di Castello di Godego (Treviso) i ragazzini sono scappati e all’arrivo i carabinieri non hanno potuto far altro che raccogliere le testimonianze dei viaggiatori, nessuno dei quali ha però sporto formale querela. La polizia ferroviaria dovrà risalire agli autori di quelle tensioni.
Alle 21.30 il treno si è fermato nella stazione di Castelfranco (Treviso), dove è salita una gang di giovani ragazzi, forse alcuni minorenni, apparentemente tutti di origine africana. Sigarette tra le mani e palesemente ubriachi hanno iniziato a litigare tra loro: all’invito di un passeggero di calmarsi, si sono scatenati.
Dopo avere urlato “questo è il nostro treno” hanno iniziato a insultare, anche in dialetto, spintonare e sputare in faccia ad alcuni passeggeri che hanno cercato di difendere moglie e figli.
Il Mattino.it