Alitalia è pronta a svelare le carte. E’ attesa oggi la chiusura della data room, e l’avvio delle offerte non vincolanti, in quella che si prospetta come una tappa fondamentale per la vendita dell’ex compagnia di bandiera. Dopo l’analisi dei conti e dei dati dell’aviolinea, sono diversi i nomi dei potenziali acquirenti che dovrebbero figurare all’interno delle buste che verranno depositate presso lo studio del notaio Nicola Atlante di Roma. Un passaggio fondamentale, sulla base del quale verrà definito il programma dell’amministrazione straordinaria e che dovrebbe portare alla presentazione delle offerte vincolanti in autunno.
OBIETTIVO: EVITARE LO SPEZZATINO – L’obiettivo dell’aviolinea guidata dalla troika di commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari resta quella di evitare lo spezzatino, e vendere la compagnia per intero, come ha rimarcato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio in audizione nelle commissioni riunite Trasporti e Attività produttive: “L’asset di Alitalia va mantenuto integro – ha detto il ministro – L’azienda ha potenzialità di sviluppo a patto che non venga assolutamente frazionata o spezzettata”.
LE COMPAGNIE IN LIZZA – I pretendenti che potrebbero farsi avanti per i singoli asset, e quindi slot, flotta e rotte, dovrebbero essere tutte le compagnie rientrate nella data room, ossia Lufthansa, Etihad, Delta, British Airways, ma anche le regine delle low cost come EasyJet e Ryanair. Oltre che su Delta e Lufthansa, gli occhi sono puntati su Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, che ha posto le condizioni per l’acquisto di Alitalia: una ristrutturazione netta della compagnia. E non è escluso che l’apertura delle buste possa svelare i nomi dei fondi di private equity interpellati dall’advisor finanziario Rothschild, come Indigo Capital e Cerberus. A scendere in campo potrebbero essere anche altre compagnie aeree, come società di handling e fondi.
CHE SUCCEDE ORA? – Dopo la presentazione delle offerte non vincolanti si dovrebbe aprire l’eventuale gara con la valutazione delle migliori offerte. Poi, sulla base delle risposte che arriveranno dal mercato, sarà definito il nuovo piano industriale. Infine l’ultimo step della tabella di marcia riguarderà le offerte vincolanti entro ottobre. Nel caso in cui le offerte per Alitalia non fossero adeguate e non si faccia avanti un grande investitore disposto a evitare della soluzione spezzatino, Delrio ha precisato che ”l’alternativa potrebbe essere quella di prolungare l’azione commissariale”. La partita è appena iniziata.
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