Di lui il nemico-amico Gianni Versace aveva detto “Io vesto le prostitute, Armani le donne più eleganti e un po’ suore”. Domani Re Giorgio spegne 83 candeline con il fascino da eterno ragazzo della moda che ama ancora regalare sogni griffati e non ha alcuna intenzione di abdicare cedendo la corona per la direzione creativa del suo brand. La carriera per Giorgio Armani inizia negli anni ’60 come vetrinista per il concept store “La Rinascente” e, diversamente dalla sua generazione di colleghi, non è tanto lo sguardo couture tipico di Valentino o di designer delle forme che caratterizzava Gianfranco Ferrè a decretarne il successo. È l’occhio visual che intercetta le tendenze contemporanee, svecchiandole e rilanciandole con un nuovo appeal estetico, a fare di lui il Re indiscusso della moda.
Il Messaggero