Attaccate mail Parlamento. Cresce paura per ‘ricatti’ a deputati
Il cyberattacco condotto venerdì scorso contro il network di email del Parlamento britannico sarebbe riconducibile più a “uno Stato” che non a gruppi di cani sciolti e “probabilmente” al “governo russo”. E’ quanto afferma oggi il britannico Guardian pur non rivelando alcun elemento concreto al riguardo e ammettendo anzi che sarà difficile poter provare un tale ipotetico collegamento anche in futuro. Il giornale, citando i servizi segreti del Regno Unito, afferma che ci sono altri tre Paesi che possono aver ordinato l’attacco: Cina, Iran e Corea del Nord. Allo stesso tempo cresce la paura di possibili ricatti ai danni dei deputati che hanno visto violate le loro email, anche se il numero di account colpiti è limitato a soli 90 su un totale di 9mila.
ANSA