Calenda: «Le elezioni anticipate non comportino l’esercizio provvisorio»

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Il ministro: «Non solo i partiti ma anche i cittadini possono intervenire nella discussione pubblica». Sulla legge sulla concorrenza: «Sulle liberalizzazioni non vorrei restare l’ultimo dei moicani»

Applausi a scena aperta per il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda all’assemblea di Confindustria. Soprattutto nel passaggio del suo discorso in cui ha detto che «lo spazio alla discussione pubblica non può essere riservato ai partiti, tutti i liberi cittadini devono poter intervenire». E così più di uno in platea ha avuto l’impressione di trovarsi di fronte a un potenziale interprete italiano del modello Macron.
«No alla tassa sui robot, basta la web tax»
Altri passaggi salienti del Calenda pensiero. Sulla ripresa: «Siamo usciti dalla recessione ma ci troviamo in un’area grigia del Pil al più 1% che non basta. Dirlo chiaramente non sminuisce gli sforzi fatti». Sulla legge sulla concorrenza: «Non vorrei finire come l’ultimo dei moicani nella difesa della legge. Abbiamo bisogno di procedere sulle privatizzazioni». Sulla web tax: «Si è arrivati a proporre la tassa sui robot. Vista la provenienza del suggerimento (Bill Gates, ndr;) se i big della rete accettassero un decorso livello di tassazione non avremmo bisogno di queste stravaganze». Data delle elezioni: «Bisogna evitare l’esercizio provvisorio e ricapitalizzare le banche. Serve poi una legge elettorale. Queste le condizioni per andare al voto». (Morale: non a settembre). Complessità: «Bisogna dire la verità, per sconfiggere la paura bisogna avere progetti. E per problemi complessi non possono che servire soluzioni complesse».

di Rita Querzè, Il Corriere della Sera