Sicilia, esteso ai subappalti l’obbligo di pubblicazione

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In Sicilia anche l’assegnazione di sub-appalti deve essere comunicata e resa nota attraverso la pubblicazione sui principali quotidiani della città o del territorio in cui si svolgerà quell’opera. Quindi, a differenza della normativa nazionale italiana prevista dal Codice degli appalti, sulla carta stampata non dovranno essere ripresi solamente gli avvisi di gara o le comunicazioni di assegnazione, bensì l’obbligo viene esteso a quei contratti che spesso le società aggiudicatarie girano ad altre aziende, per realizzare parte dell’opera o per fornire materiali e servizi utili a completare il lavoro principale. Obiettivo ultimo: garantire la massima trasparenza contro ogni tentativo illecito di influenzare non solo il bando di riferimento ma anche e soprattutto ogni sua fase successiva e accessoria, che può riguardare la realizzazione di un ospedale o la costruzione di una strada. Infatti, secondo la regione Sicilia presieduta da Rosario Crocetta, a cascata dall’iter dell’appalto principale vanno tutelati proprio i successivi passaggi che finiscono in egual misura nelle mire della malavita organizzata.
Formalmente a ufficializzare la decisione della Sicilia, che ha potuto derogare dalla normativa nazionale grazie al suo statuto di regione autonoma, è la sua legge di stabilità, già pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia. In particolare è l’articolo 14 che richiama e amplia il decreto legislativo numero 50 del 18 aprile 2016, all’articolo 73 comma 4, e il decreto ministeriale infrastrutture e trasporti del 2 dicembre 2016.
Concretamente su quali giornali si devono pubblicare i bandi, compresi quelli dei subappalti? Facendo riferimento ai dati Ads (Accertamenti diffusione stampa), che rappresenta la società incaricata di raccogliere e certificare i dati sulle vendite degli editori. Se poi le comunicazioni vanno riportate su una o più testate, su una o più testate locali e nazionali, vale sempre quanto stabilito a livello generale dalla principale normativa italiana, distinguendo a seconda del valore del bando in via di assegnazione. La soglia europea dei 5,2 milioni di euro, per esempio, determina se il bando deve finire tra le pagine di un quotidiano nazionale o di un locale e, per ogni categoria di giornale (nazionale o locale), su quante testate (due nazionali e due locali, per esempio).

Italia Oggi