Le coop perdono il controllo del consorzio
Cambia la governance al Consorzio del parmigiano reggiano, ed è una novità di portata storica per l’ente di tutela della Dop italiana per eccellenza (giro d’affari da 1,1 miliardi di euro per la produzione e oltre 2 miliardi per il consumo). A poche settimane dalla presentazione del nuovo piano di investimenti e comunicazione (si veda ItaliaOggi del 25 gennaio), il presidente uscente Alessandro Bezzi espressione delle centrali cooperative (Confcooperative e Legacoop) e delle organizzazioni dei produttori è stato sconfitto tanto da non risultare nemmeno tra i membri del nuovo Cda.
Artefice di questo ribaltone nell’organo di governo del re dei formaggi (339 caseifici associati per 3,5 mln di forme prodotte nel 2016) è stata la lista «Caseifici Liberi», che per la prima volta si è proposta come alternativa allo status quo.
Mercoledì 29 marzo la giornata decisiva: nella sezione di Reggio Emilia, i 9 posti in palio per il cda sono stati presi tutti dai cosiddetti candidati indipendenti di «Caseifici Liberi», che hanno battuto la lista legata a mondo cooperativo e Coldiretti. Peraltro, questa elezione ha segnato l’ingresso nel consiglio del Consorzio di un esponente del mondo industriale che ruota attorno al parmigiano reggiano: è Alberto Viappiani, a.d. di Dalter, eletto consigliere della sezione reggiana in rappresentanza del caseificio di Selvapiana e Canossa. Se ai 9 consiglieri reggiani si aggiungono i 10 della sezione di Parma già conquistati in precedenza, ecco che la lista «Caseifici Liberi» ha già i numeri (19 consiglieri) per eleggere il presidente, dato che il cda è composto da 28 membri (chiudono il cerchio Modena che ne esprime 5, Mantova 3 e Bologna 1).
Al posto dell’uscente Bezzi (esponente di Confcooperative, è vicepresidente nazionale di Fedagri per il settore lattiero-caseario), il nuovo presidente del Consorzio del parmigiano reggiano sarà con molta probabilità Nicola Bertinelli, titolare dell’Azienda agricola Bertinelli di Medesano in provincia di Parma, che oltre alla tradizionale attività di produzione e vendita di parmigiano reggiano, negli ultimi anni ha sviluppato il canale food service e retail con propri punti vendita, oltre all’apertura di un ristorante con discoteca e piscina accanto al sito produttivo. Il brand Bertinelli ha goduto di una certa notorietà anche per essere stato il primo nel parmigiano reggiano a dotarsi delle certificazioni Kosher e Halal per i fedeli di religione ebraica e islamica.
Manca solo l’ufficialità della nomina, e da quanto si apprende Bertinelli è già al lavoro per studiare le strategie di rilancio del Consorzio, partendo da una due diligence interna. È prevista per oggi la ratifica delle nomine dei nuovi consiglieri, mentre la votazione del nuovo presidente si terrà sabato 8 aprile. Dopodiché inizierà una nuova fase per la Dop più conosciuta al mondo.
Stando ad alcuni indiscrezioni, sono diversi i dossier che il consiglio guidato da Bertinelli vuole sin da subito affrontare. A livello di prodotto, si parla di una revisione delle strategie di comunicazione puntando maggiormente sulle peculiarità che contraddistinguono il parmigiano reggiano rispetto agli altri formaggi a pasta dura, e di offerte customizzate rispetto alle singole esigenze del mercato; tra gli obiettivi, anche l’aumento della quota di export dall’attuale 37% (già in crescita del 5,8%) al 50%, oltre a una lotta serrata alla contraffazione con il potenziamento dei controlli di filiera. Inoltre, un piano di spending review è allo studio per lo stesso ente consortile, che secondo alcune informazioni circolate in questi giorni, avrebbe un costo annuale di gestione attorno ai 10 milioni di euro. Non è escluso infine che si ponga mano allo statuto, nell’ottica di ridare centralità ai produttori nell’elezione dei rappresentanti.
di Espedito Ausilio, Italia Oggi