I nostri figli coraggiosi chiederanno l’Italexit

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di Cesare Lanza

Scommettiamo che i nostri figli e nipoti non sanno che significa questa minacciosa e abusatissima parola, flessibilità? Provo a spiegargliela con brutale sintesi.

  1. Noi chiediamo all’Europa flessibilità.
  2.  Che vuol dire? Con il cappello in mano, chiediamo a Bruxelles di avere comprensione o pietà o flessibilità, chiamatela come preferite.
  3.  Per cosa? Non vorremmo pagare 3 0 4 0 5 miliardi (non è chiaro, quanto) che l’Europa esige in più, rispetto alla nostra manovra economica.
  4.  Cosa faranno a Bruxelles? Chiuderanno un occhio su questi miliardi? No. Ce li regaleranno? No.
  5.  Si arriverà a un compromesso. L’Europa avrà comprensione o pietà o flessibilità e potremo ottenere una dilazione: pagheremo in futuro.
  6.  E chi pagherà, in futuro? I nostri figli e i nostri nipoti. È questo l’approdo della flessibilità!

Vogliamo aggiungere una riflessione su doveri e diritti? Il nostro dovere è di affrontare il debito pubblico: lo lasceremo in eredità a figli e nipoti. Dovremmo, per riuscirvi, affrontare due peccati capitali: l’evasione e la diffusione della corruzione. Persistono benefici inauditi per chi dovrebbe pagare di più e crudele severità per chi non può. E la corruzione è la madre di un enorme sperpero. Poi, però, ci sono anche i diritti. Romano Prodi ci condusse in Europa con un disastroso patto economico. Oggi, non dovremmo più chiedere elemosine e subire interessi passivi, ma ottenere rispetto per quanto ci spetta, ad esempio sostegni per le migrazioni.

Oppure uscire dalla gabbia, Italexit come Brexit. Spero che figli è nipoti sappiano ribellarsi.

Cesare Lanza, La Scommessa