Dopo il fallimento dell’Offerta, che non è arrivata al 90% necessario per il delisting, la società francese decide di tenere comunque i titoli consegnati, incrementare la sua partecipazione e provare a raccogliere nuove adesioni
Lactalis decide che terrà nel suo portafoglio i titoli Parmalat che i soci di minoranza le hanno consegnato durante la fallimentare Opa sulla società di Collecchio, chiusa ieri senza che il gruppo francese riuscisse ad arrivare alla soglia del 90% del capitale. Tale era il livello indicato come condizione per completare l’operazione e avviare le procedure per portare via il titolo Parmalat da Piazza Affari. Se il mercato ha voltato le spalle al gruppo della famiglia Besnier, questo però ha deciso di non arrendersi. “A seguito dei risultati preliminari – viene spiegato in una nota mattutina – il Gruppo Lactalis annuncia la decisione di rinunciare alla Condizione Soglia”.
Lactalis è riuscita a portarsi soltanto all’89,59% del capitale di Parmalat, che diventa l’89,7% includendo le azioni proprie: ha accettato la sua offerta da 3 euro l’1,85% dei soci di Collecchio, contro il 2,15% che serviva per completare il disegno del delisting. Una vittoria di fatto per i fondi che giudicavano insufficiente il prezzo offerto dai francesi. A questo punto, però, Lactalis ha deciso di riaprire il periodo di adesione dal 29 marzo al 4 aprile, “offrendo un’ulteriore opportunità di aderire all’Offerta a coloro che non hanno ancora consegnato le loro azioni”. Di fatto, la decisione maturata significa che la famiglia Besnier preferisce comunque fare sue le azioni consegnate e incrementare quindi la sua posizione: considerando che hanno aderito 34 milioni di titoli, l’esborso sarà di oltre 100 milioni (e verrà pagato il 28 marzo, mentre gli azionisti che decideranno di aderire in questa nuova finestra di offerta verranno pagati l’11 aprile).
“Con tale decisione, Lactalis intende da un lato remunerare quegli azionisti di minoranza che hanno apprezzato il premio offerto in sede di Opa – pari a oltre il 20% rispetto alle recenti medie dei prezzi su diversi periodi antecedenti l’annuncio dell’operazione – e, dall’altro, incrementare la propria partecipazione in Parmalat”, dice la nota. I francesi rassicurano che come “azionista di ampia maggioranza di Parmalat”, continueranno “a investire per valorizzare la Società con una visione industriale di lungo periodo, facendo leva sui suoi prodotti, i suoi marchi e la sua rete commerciale a livello globale, mantenendo allo stesso tempo un forte radicamento industriale nel territorio italiano”.
La Repubblica