Scommettiamo che Atalanta e Lazio, da qui alla fine del campionato, ci divertiranno ancora e otterranno altri risultati importanti? Mentre penso che Roma e Napoli non riusciranno a ribaltare l’ormai evidente inferiorità rispetto alla Juventus: manca loro lo zic! E cos’è lo zic? Negli anni Cinquanta-Sessanta c’era un grande giornalista, direttore di Tuttosport, che si firmava Carlin. E Carlin, esperto di ciclismo, così definiva la differenza tra i campioni normali e i fuoriclasse. Il campione comune ottiene i suoi buoni successi, ma quando arrivano le sfide decisive è il campionissimo a fare la differenza. Perché la differenza è in quello zic, ovvero quel tantino di superiorità che porta all’invincibilità. La Roma e il Napoli vincono, piacciono, divertono, ma quando arrivano i momenti cruciali si spengono. In 270 minuti, dopo aver incantato contro l’Inter, la Roma ha perso e compromesso tutto: in campionato, in Coppa Italia e in Europa League, con tre brucianti sconfitte. E il Napoli? Stava per travolgere il Real Madrid, poi, sia in Spagna sia in casa, si è spento sul più bello. Lo zic ce l’ha la Juventus ed è irritante che gli arbitri le diano i soliti aiutini, di cui non avrebbe affatto bisogno. Zic totale per il Barcellona, che ha recuperato quattro gol – impresa storica! – qualche giorno fa, contro il Psg. E allora? Diamo fiducia a Lazio e Atalanta, che divertono e hanno ottenuto risultati importanti. Gian Piero Gasperini ha uno zic speciale, è uno dei pochi che sa insegnare calcio. Simone Inzaghi, al debutto, ha dato una lezione a Luciano Spalletti, che si ritiene uno scienziato del calcio e lo zic vorrebbe averlo, ma è chiaro che proprio non ce l’ha.