È la prima volta in Italia che l’impresa californiana utilizza questo tipo di pubblicità. Ma numerosi follower si lamentano per il tweet con lo sponsor giudicandolo inopportuno. Carbone, deputato dem: “Mi auguro per Tim che non sia un boomerang”. Fiano, deputato pd: “Abituiamoci allo strapotere dei social”
Twitter, fa discutere il logo Tim in fondo all’hashtag #Sanremo2017. È forse la prima volta che il social californiano vende in questo modo la pubblicità, sicuramente la prima volta in Italia per un evento così importante. Ma in molti si chiedono se sia etico, opportuno o politicamente corretto, twittando Sanremo, fare da – involontario – moltiplicatore di un messaggio pubblicitario. Il logo Tim (la T stilizzata in un quadratino di tasselli bianco e rossi) si vede in tutti i tweet, per fare un esempio da quello di La Vita in Diretta che annuncia “Da domani alle 15:30 su @RaiUno siamo in onda da #Sanremo2017 (con appiccicato il logo Tim, ndr) ….stiamo arrivando”, a quello di Alessio Bernabei che ‘cinguetta’ “In viaggio verso #Sanremo2017 (con appiccicato il logo Tim, ndr). Sono consapevoli loro, come decine e decine di altri follower, di rimbalzare un messaggio pubblicitario e così facendo di essere parte di un meccanismo che fa entrare soldi nelle casse del social californiano?
Quel che è certo è che il minuscolo logo Tim associato all’hashtag Sanremo2017 non è passato inosservato nel mondo della politica e tra i follower. Molti sono stati i ‘cinguettii’ di protesta. “Il primo hashtag con lo sponsor” scrive uno. “Se anche a voi fa girare notevolmente i c…”, si lamenta un altro.
Il deputato dem Ernesto Carbone “si augura per Tim che non sia un boomerang e si usi #sanremo17, così non esce il logo. Bisognerebbe avere più consapevolezza nel web. Spesso facciamo pubblicità, regaliamo i nostri dati inconsapevolmente. Non è solo un problema di norme, ma soprattutto culturale”. Ma un altro deputato, sempre del Pd, Emanuele Fiano, la pensa diversamente e ritiene inarrestabile lo sviluppo e l’evoluzione dalla Rete. “Non ci sarà più nessun limite allo strapotere dei social – spiega Fiano – abituiamoci. Tutti gli altri media risultano ormai datati, e quindi le aziende che fanno comunicazione, Rai, Tim ecc ecc giustamente si adeguano”.
La scelta di Twitter potrebbe essere una occasione di rilancio, una nuova strategia aziendale per incrementare le entrate e migliorare i conti. Da tempo.
di ALBERTO CUSTODERO, La Repubblica