Tiffany divorzia dal CEO (quasi) in diretta col Super Bowl

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Terremoto in Tiffany. Dopo Francesca Amfitheatrof, design director del marchio dal 2013 e sostituita da Reed Krakoff, il gruppo di gioielleria ha annunciato ieri pomeriggio le dimissioni con “effetto immediato”del CEO Frederic Cumenal, proprio nel giorno in cui ha lanciato la sua prima campagna pubblicitaria con Lady Gaga all’interno del Super Bowl, l’evento mondiale più seguito. Il manager, alla guida di Tiffany dall’aprile 2015, sarà sostituito ad interim dal presidente (e precedente CEO) Michael J. Kowalski. L’uscita repentina di Cumenal è legata ai recenti risultati finanziari considerati poco soddisfacenti. “Il board – ha dichiarato Kowalski nella nota – è impegnato nel portare avanti le strategie del nostro attuale core business, ma è rimasto deluso dai recenti risultati finanziari. Il consiglio di amministrazione ritiene che sia necessario accelerare l’esecuzione di tali strategie per competere in modo più efficace nel mercato del lusso globale di oggi e migliorare le prestazioni”. Nei due mesi natalizi chiusi lo scorso 31 dicembre, Tiffany ha registrato vendite nette per 966 milioni di dollari, in crescita, seppur di poco rispetto ai 961 milioni dell’anno precedente, ma la performance, pur positiva in Asia-Pacifico e Giappone, ha risentito del calo dei ricavi nelle Americhe e in Europa. Le vendite nette worldwide a parità di perimetro sono invece risultate in calo del 2 per cento. Nonostante l’uscita improvvisa di Cumenal, il gruppo ha dichiarato di mantenere l’outlook per l’anno annunciato a gennaio e che sarà presentato il prossimo 17 marzo. I profitti dovrebbero diminuire attorno al 5% (“mid-single-digit”) mentre le vendite nette globali diminuiranno di una percentuale a una cifra.