Dalla Silicon Valley alla Cina e ritorno. Si chiude il cerchio per Hugo Barra che nel 2013 aveva lasciato un ruolo da dirigente in Google per approdare alla Xiaomi, con il compito di allargare gli orizzonti dell’azienda oltre i confini cinesi. Dopo tre anni e mezzo da vice-presidente della divisione internazionale, Barra ha deciso di ritornare in California. Stando alle sue parole, una scelta basata su ragioni personali.
“I miei amici, quella che considero la mia casa e la mia vita sono nella Silicon Valley. Un luogo che è anche più vicino alla mia famiglia. Ripensando a quanto ho lasciato indietro in questi anni, era chiaro che fosse arrivato il momento di ritornare”, ha scritto in un post pubblicato su Facebook.
Barra racconta di essersi trasferito quando ancora Xiaomi era una piccola startup, legata al mercato cinese. In questi anni l’azienda è cresciuta, arrivando anche in altri paesi. Prima lo sbarco in India, poi è stata la volta di Indonesia, Singapore, Malesia e altre 20 nazioni, con l’apertura di negozi online anche in Europa e Stati Uniti. Un percorso che ha fatto diventare Xiaomi la Apple d’Oriente, senza però vendere smartphone in Occidente.
Tra i recenti successi il lancio del Mi Mix, uno dei primi dispositivi quasi senza cornici, e il debutto al CES di Las Vegas con lo stesso Hugo Barra a presentare una nuova versione del Mi Mix, un router all’avanguardia e un televisore ultrasottile. Prodotti che però sono in vendita soltanto in Cina, a discapito delle grandi attese per l’apertura al mercato americano e a quello europeo.
Ma durante gli anni in cui Barra è stato vice-presidente della divisione internazionale dell’azienda, c’è stato spazio anche per alcune cocenti delusioni. Lo scorso agosto le statistiche delle vendite hanno fatto registrare risultati pessimi, con un crollo di quasi il 40% nel mercato degli smartphone in Cina.
IL SECOLO XIX