Leggere la Scommessa di Cesare Lanza sulla mia città, Cosenza, mi ha fatto davvero piacere, soprattutto perché ora vivo a 1.000 chilometri di distanza. Cosenza è famosa per la leggenda del re dei Goti Alarico che venne sepolto con il suo cavallo e immensi tesori alla confluenza dei fiumi Orati e Busento in un tratto poi deviato e sconosciuto. Per cui da molti anni ricercatori da ogni parte del mondo sono stati attratti dalla possibile scoperta di questa ricchezza. Ma non è l’unica risorsa su cui la città può contare per rilanciarsi. A prescindere dalle notevoli bellezze del centro storico, la città ha una posizione geografica che la rende turisticamente invidiabile. Mezzora di auto per trovarsi sulla Sila, con una vegetazione straordinaria, laghi naturali e, in inverno, campi di neve modernissimi. Sempre con 30 minuti di auto si può raggiungere il mar Tirreno. È gratificante sapere che l’attuale sindaco Mario Occhiuto sta valorizzando le risorse naturali della città, rendendola più bella di come è già e di conseguenza più ospitale come è nella cultura dei cosentini.
Dionigi Tucci Modena, La Verità