E’ finita dopo 12 anni la bella esperienza di Andrea Prandi come direttore delle relazioni esterne e comunicazione di Edison. Il manager ha infatti deciso in accordo con l’azienda di lasciare entro l’anno il suo incarico, continuando a collaborare al progetto di innovazione digitale della società. La scelta di Prandi è legata a cambiamenti organizzativi decisi dal nuovo amministratore delegato, Marc Benayoun che in un comunicato dell’azienda dichiara: “Ringrazio Andrea per tutto quello che ha fatto per Edison e per il Gruppo Edf. In questi mesi ho apprezzato la sua propensione e apertura all’innovazione, in particolare quella digitale, e sono certo che Andrea ci starà vicino anche nei prossimi mesi per offrire il suo contributo di idee e stimoli ai progetti di innovazione e trasformazione digitale che stiamo lanciando”.
“Nei dodici anni trascorsi alla Edison e negli ultimi 5 all’interno del Gruppo Edf”, dice Prandi, “ho potuto lavorare con molti manager, confrontandomi con stili e culture diverse. Da tutti ho cercato di imparare il meglio e sono grato per l’arricchimento culturale oltre che professionale che mi hanno dato. Ci sono stati momenti entusiasmanti, come quello della costruzione del primo rigassificatore offshore di Rovigo o quello più recente di Edison Open for Expo, con centinaia di eventi culturali che hanno reso Edison un partner strategico per Milano”.
Prandi è stato bravo a valorizzare Edison, società controllata dalla primavera del 2012 dal colosso Électricité de France, la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia d’Oltralpe, come terzo player dell’energia dopo Enel ed Eni, puntando sulla strategia del ‘challenger’, cioè di chi cerca di farsi strada nel mercato sfidando i primattori. La comunicazione ha seguito e interpretato i momenti di forte trasformazione di Edison, nei tre diversi passaggi di azionariato e di management, e nella transizione verso il libero mercato.
Tappe importanti di comunicazione sono state nel 2013 le iniziative per i 130 anni della società, compleanno le cui celebrazioni con eventi, libri, mostre e campagne pubblicitarie sono servite per ricordare l’italianità del gruppo (l’unico all’interno delle numerose partecipazioni di Edf a mantenere il proprio nome) e il suo ruolo nel contribuire al progresso del Paese. I primati tecnologici di Edison scandivano il messaggio della campagna dedicata ai 130 anni in cui si ripercorreva la storia dell’azienda partendo dal 1883, quando per la prima volta la Scala fu illuminata con la luce elettrica. Tra gli ultimi progetti importati realizzati, Edison Open 4Expo, la rassegna dedicata all’innovazione tecnologica e alla creatività che ha portato a Milano durante Expo premi Nobel come l’economista Amartaya Sen, insieme a giovani ricercatori, startupper, artisti e opinionisti internazionali. In collaborazione con la preziosa Fondazione Edison, presieduta da Marco Fortis, la rassegna è culminata con la conferenza di Fabiola Gianotti, responsabile del Centro europeo per la ricerca nucleare, su ‘Scienza e Tecnologia, una prospettiva Europea e Internazionale’, lo scorso 7 novembre che ha fatto il pienone al Teatro Dal Verme di Milano.
Prandi ha dato anche un contributo nel lanciare la nazionale di rugby, sport che è diventato quasi un culto, utilizzando tra l’altro come testimonial in una serie di divertenti spot, in occasione delle Olimpiadi 2012, in cui il super campione Martin Castrogiovanni si esibivacon le farfalle della nazionale italiana di ginnastica ritmica o con atleti di altre discipline.
Prandi che ha iniziato la sua carriera come giornalista con il Resto del Carlino, ha cambiato fronte passando alla società di comunicazione Edelman, dove ha seguito il lancio di Omnitel, ora Vodafone. Successivamente ha coordinato l’attività di comunicazione di Indesit con Vittorio Merloni presidente e Andrea Guerra amministratore delegato. Ha fatto parte dell’Unità di missione governativa per l’Agenda Digitale istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. E’ stato presidente della Ferpi e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Edison.
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