Sarà l’ebbrezza per una possibile fusione con Vivendi, here saranno i buoni risultati di audience del calcio alla domenica pomeriggio, ask ma l’offerta Premium a pagamento di Mediaset, da qualche settimana, sembra uscita da un certo torpore in comunicazione, dettato forse anche dai non esaltanti risultati nella campagna abbonamenti 2015. Adesso i clienti sono oltre 2 milioni, e il consumo di contenuti in modalità non lineare (ovvero on demand) sta diventando assolutamente significativo pure in casa del Biscione, e non solo dalle parti di Sky. In febbraio, per intendersi, i clienti di Premium, attraverso lo streaming di Premium Play, hanno visto oltre 16 milioni di contenuti on demand (cioè 500 mila ogni sera), un numero record per la pay tv di Mediaset, sulla spinta, soprattutto, delle serie tv evento Mr Robot e Bosch. Ogni abbonato Premium, poi, consuma mediamente 15 scelte on demand al mese: in pratica, una sera su due è trascorsa selezionando un titolo in streaming su Premium Play, servizio gratuito per tutti i clienti Premium. Comprende 8 mila titoli tra film, serie tv, sport e intrattenimento, con una visione sia sul televisore, sia in mobilità e oltre 2,5 milioni di download per la app per tablet o smartphone. Dal lancio sul mercato, Premium Play ha registrato oltre 300 milioni di visioni. Che non sono poche, se si pensa che Sky on demand, col doppio di abbonati (ma senza contare Sky go), è a 500 milioni. Peraltro Premium Play può, in questa fase, provare a vantarsi di un piccolo vantaggio competitivo rispetto all’on demand di Sky. Infatti dal 1° marzo Sky ha lanciato i Box sets, dove ha concentrato molte stagioni complete di numerose serie tv. Il nuovo servizio è gratuito per oltre 1,2 milioni di clienti già connessi al web e abbonati ai pacchetti Family e HD, mentre l’altro quasi milione di clienti Sky connessi al web, per usufruire di Box sets, deve pagare cinque euro aggiuntivi al mese. Nel frattempo, però, l’offerta di serie tv disponibili liberamente su Sky on demand è stata asciugata. Certo, prima si trovavano on demand 5-6 serie con tutte le stagioni complete, e quindi in modalità cofanetto, e alcune stagioni di altre serie. Ora ci sono solo una trentina di stagioni di serie in onda. L’offerta si è quindi ridotta, ma attraverso Box sets le serie complete in cofanetto sono cresciute in un rapporto da 10 a 100. Un incremento, e quindi un servizio in più, che Sky deve farsi pagare dai clienti con un abbonamento basico. Premium Play, invece, consente gratuitamente a tutti i suoi clienti l’accesso a oltre 2 mila episodi di serie tv: 14 serie Usa a cofanetto, con tutte le stagioni (Big bang theory, Dexter, Hannibal, Arrow, Scrubs, The vampire diaries, Grimm, Fringe, ecc), decine di fiction Mediaset complete (Squadra antimafia, I Cesaroni, L’onore e il rispetto, ecc), oltre a tutti gli episodi delle serie attualmente in palinsesto, che dopo la trasmissione lineare finiscono su Play. Gli abbonati a Premium, poi, possono usufruire gratuitamente anche dell’offerta Infinity (lo streaming a pagamento alla Netflix, sganciato dalla pay tv in senso stretto), dove sono disponibili altre 50 serie tv a confanetto aggiuntive, che a fine anno saliranno a 95. Tanto per dare qualche numero, il genere più apprezzato in modalità on demand su Premium Play è il cinema, con almeno 20 titoli che hanno avuto oltre 200 mila spettatori. Le serie tv di maggiore successo sono invece state Arrow, The flash, Revolution e Big bang theory, seguite, ognuna, da oltre 100 mila spettatori in modalità non lineare. Pure il calcio porta qualche soddisfazione: da settembre oltre 700 mila utenti hanno visto una partita live attraverso le app o sul sito web. E, in particolare, Juventus-Bayern Monaco, Roma-Real Madrid e Napoli-Milan sono state le tre partite più seguite su Premium Play con oltre 150 mila spettatori collegati per ognuna.