Un taglio del nastro per spazzare via il momento difficile e per guardare con più ottimismo al futuro, healing perché la «Città dello Sport», pilule la struttura inaugurata ieri dal Frosinone Calcio, è una vera e propria assicurazione per gli anni a venire. L’obiettivo della struttura, costata due milioni di euro, non è solo quello di avere un campo regolamentare a disposizione tutta la settimana. Il vero traguardo, centrato da Maurizio Stirpe, è quello di dotare la sua società di un quartier generale moderno. L’importanza dell’evento è stata data soprattutto da chi c’era: il vicepresidente UEFA Abete, il presidente della Federcalcio Tavecchio, quello della Lega di B Abodi e poi tutti i rappresentanti istituzionali della provincia di Frosinone. «È una giornata importante per tutti. Ogni amministrazione comunale dovrebbe avere sinergia con le società sportive. Qui il Frosinone potrà fare di tutto, al meglio, anche per restare in serie A. Cosa che auguro di cuore al presidente Stirpe». Queste le parole di Tavecchio, a cui ha fatto eco Giancarlo Abete: «Dopo lo stadio di Udine un’altra bella giornata per il calcio italiano, con una struttura che sarà di grande aiuto per lo sviluppo del Frosinone Calcio, ma anche di tutto il movimento calcistico nazionale». Poi ha preso la parola il padrone di casa, Maurizio Stirpe: «Si completa un percorso iniziato tanto tempo fa e che permetterà al Frosinone di rimanere nel calcio che conta per tantissimi anni, perché se la società vuole rimanere in alto ha bisogno di irrobustirsi sotto il punto di vista delle strutture». Entro luglio poi, il presidente vuole realizzare un altro campo a 11 con relativi spogliatoi, palestra e gli uffici della società, tutto a Ferentino. Infine il presidente ha parlato anche della squadra e del momento difficile: «La squadra può mantenere la categoria, bisogna solo fare i punti, in questo momento abbiamo qualche fragilità alla quale stiamo cercando di porre rimedio, faremo tutti gli sforzi mantenendo la barra dritta». E sul mercato: «Abbiamo realizzato investimenti, ma la memoria è corta quando non ci sono i risultati. Dobbiamo fare i passi giusti, ma non abbiamo abdicato, siamo più determinati di prima».