La controllata di Credit Agricole verserà alla Banca di Mustier 3,8 miliardi di euro, compresa la cedola straordinaria da 315 milioni. Il titolo schizza a +4%
Unicredit ha venduto Pioneer ad Amundi. La cessione si inserisce tra le mosse del nuovo ad Jean Pierre Mustier alla guida dell’istituto di credito dal 12 luglio scorso e che ne sta ridisegnando il futuro. Il nuovo piano verrà presentato martedì a Londra (leggi qui le anticipazioni). Dopo l’annuncio della cessione di Pioneer ad Amundi i titoli della banca guadagnano il 4,08% a 2,602 euro con volumi pari a 35 milioni di pezzi passati di mano a fronte di una media di 117 milioni in un’intera seduta dell’ultimo mese. A Parigi, intanto, Amundi festeggia l’acquisizione di Pioneer con un rialzo del 6,04% a 50,25 euro. Per finanziare l’operazione la società lancerà nel primo semestre 2017 un aumento di capitale da 1,4 miliardi. L’azionista Credit Agricole (+1,13% in Borsa) ha già annunciato la propria adesione alla ricapitalizzazione e manterrà una quota pro forma minima del 66,7%.
Intanto, ecco emergere i dettagli della vendita della società di investimenti finanziari alla controllata di Credit Agricole per un valore di 3,8 miliardi di euro. «L’Italia diventerà il secondo mercato domestico per Amundi, e in particolare Milano rappresenterà uno dei suoi principali centri di investimento, con la creazione di nuovi posti di lavoro e allo stesso tempo assicurando la vicinanza ad UniCredit, ai nostri dipendenti e clienti», ha sottolineato il ceo di Unicredit nella nota in cui si annuncia la cessione di Pioneer al gruppo francese.
L’acquisizione di Pioneer da Unicredit, che vale appunto 3,8 miliardi di euro, compresa la cedola straordinaria da 315 milioni (l’accordo prevede il pagamento in cassa per 3,545 milioni di euro), consentirà alla francese Amundi di «rafforzare in misura significativa» il proprio progetto industriale e di «consolidare la sua posizione di leader europeo nell’asset management, creando l’ottavo asset manager a livello globale con masse in gestione pari a 1.276 miliardi», esclusi i 4 miliardi di masse gestite in Polonia, si legge in una nota del gruppo, che diventerà il primo gruppo del settore e fra le prime 3 società di gestione del risparmio (Sgr) in Italia ed Austria.
Proprio l’Italia diventerà il «secondo mercato domestico di Amundi», con masse gestite pari a 160 miliardi di euro, con un «hub di investimento» posizionato a Milano, dove l’organico «crescerà in maniera significativa». L’acquisizione di Pioneer consente inoltre di «beneficiare di una piattaforma negli Usa di primaria importanza» e di «aumentare il peso dei clienti retail a più alto margine», passando dal 27 al 35% sul totale delle masse gestite.
L’operazione di cessione genererà una plusvalenza netta per Unicredit a livello consolidato pari a 2,2 miliardi di euro nel 2017, con un impatto positivo sul Common Equity Tier 1 di UniCredit stimato in circa 78 punti base.
Il Corriere della Sera