Ecco la chaise longue hi-tech che aiuta il cervello e migliora l’umore

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Si chiama Seensoria ed è studiata scientificamente per garantire il massimo effetto possibile: l’idea è di una startup del Politecnico di Torino

Quando ci si sdraia, si avverte una leggera vibrazione accompagnata da suoni della natura, musiche e immagini pensate per farci rilassare, ricaricare e recuperare sicurezza in noi stessi. Eccola Seensoria. Si chiama così questo prodotto sviluppato all’I3P, l’incubatore di idee del Politecnico di Torino, che i suoi ideatori amano definire una «chaise longue smart e multisensoriale». Perché è ipertecnologica, ma soprattutto perché è studiata scientificamente per aiutarci a ritrovare il benessere perduto.

LA COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ
Un lavoro non da poco. Per realizzare la chaise longue ci sono voluti quattro anni. «In questo periodo abbiamo collaborato con il gruppo di Neuroscienze del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino che, affiancato da un nostro ricercatore, ha svolto le ricerche utili per realizzare un prodotto che avesse un effetto psicofisico tangibile», racconta Roberto Biancofiore, che, con il padre Saverio e Valentina Mogliotti, guida Innersee, l’azienda che produce Seensoria.

UN’AZIONE PER STIMOLARE I SENSI
È qui che sono state messe a punto tutte le tecnologie – dai programmi ai supporti fisici – che servono per far funzionare la chaise longue. «Seensoria emette sequenze visive, tattili e uditive che aiutano a stimolare i sensi, in accordo con la letteratura scientifica sul tema», spiega ancora Biancofiore. Le sedute sono accompagnate dall’ascolto di suoni registrati direttamente in natura, con un microfono olofonico e dalla visione, su uno schermo, di immagini d’ambiente ad altissima definizione. Gli ideatori prevedono tre tipologie di percorsi multisensoriali: per rilassarsi, per riattivarsi e uno “introspettivo”. «Vogliamo – spiegano – offrire alle persone un momento per occuparsi del loro mondo interiore, nonostante la frenesia della vita moderna. Un’attività che ci piace chiamare “insideness”».

L’UTILIZZO PER GLI ATLETI
Si comincia da fine maggio, quando saranno consegnate le prime macchine. si troveranno in resort, centri benessere di alto livello, hotel di lusso, ma anche in farmacia. «La chaise longue potrà essere utilizzata anche per sedute di stimolazione multisensoriale di gruppo, con la guida di uno psicologo – aggiunge ancora Roberto Biancofiore – Penso, in particolare, al caso di atleti che debbano gestire lo stress legato alla performance sportiva».

di Lorenza Castagneri, La Stampa