Quarantotto ore di protesta, sale la conta dei disagi. I piloti chiedono ufficialmente un aumento di stipendio, ma sullo sfondo c’è il timore per la ristrutturazione della compagnia che prevede il trasferimento di parte dell’attività alla low-cost Eurowings
Nuovo caos nei cieli tedeschi: i piloti di Lufthansa hanno deciso di scioperare oggi e domani, ufficialmente per chiedere aumenti di stipendio. In realtà il 14esimo sciopero dal 2014 indetto dalla potente associazione VC (Vereinigung Cockpit) ha motivi più profondi, legati alla ristrutturazione dell’azienda.
In prima battuta, le ripercussioni sono significative: l’aggiornamento sui disagi provocati dall’agitazione recita che con i 912 voli che saranno annullati domani, saliranno a “circa 1.800″ le cancellazioni” e a “più di 215.000” i passeggeri colpiti dai due giorni di sciopero dei piloti di Lufthansa. A dettagliarlo è un comunicato della compagnia aerea tedesca, che precisa inoltre che domani “i voli a grande distanza” cancellati saranno 82.
Oltre un anno fa la lunga catena di proteste dei 5.400 piloti era stata interrotta da una sentenza del Tribunale regionale del lavoro dell’Assia (Landesarbeitsgericht) che avevano proibito le proteste perché non riguardavano il rinnovo del contratto o aumenti di stipendio bensì questioni fuori dalla loro competenza come la strategia aziendale.
Il VC si oppone infatti alla ristrutturazione di Lufthansa, che vorrebbe trasferire parte delle attività europee alla controllata Eurowings. Un modo per abbattere i costi del 40%, anche sul personale. Siccome ai piloti è stata preclusa una protesta sulle strategie, hanno ripreso ufficialmente la battaglia per stipendi più alti.
Il motivo dello sciopero di oggi e domani è dunque la richiesta di un aumento del 3,7% in busta paga all’anno, ma calcolato dal 2012 ad oggi (va ricordato che ai piloti viene riconosciuto automaticamente uno scatto del 3% ogni anno per l’adeguamento all’inflazione che da tempo, invece, fatica a raggiungere l’1%). In sostanza, chiedono un quinto di stipendio in più. I piloti tedeschi sono tra più pagati al mondo con una media di 120mila euro di stipendio annuo. L’azienda vuole concedere al massimo un 2,5% annuo in più.
TONIA MASTROBUONI, La Repubblica