Walt Disney ha chiuso l’anno fiscale 2016 con tre record ma il suo quarto trimestre non ha soddisfatto gli analisti, colpa dell’andamento delle reti via cavo come quella sportiva Espn.
I ricavi annuali del gruppo, che alla luce della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa sta preparando un suo busto per la Hall of Presidents del parco Walt Disney World a Orlando (Florida), hanno raggiunto quota 55,6 miliardi di dollari (51 miliardi di euro, +6%), gli utili netti si sono spinti a 9,4 miliardi di dollari (8,6 miliardi di euro, +12%).
Bob Iger, l’amministratore delegato del gruppo, si è detto «molto contento della nostra performance per l’anno, con i ricavi, gli utili e i profitti per azione più alti della storia di Disney».
Non solo: «il 2016 è stato il sesto anno fiscale consecutivo di risultati record», ha aggiunto Iger ricordando che nei 12 mesi finiti l’1 ottobre scorso c’è stata «l’apertura di un resort Disney a Shanghai, il ritorno di Guerre Stellari con un successo fenomenale e incassi record ai cinema pari a 7,5 miliardi di dollari (circa 6,9 miliardi di euro, ndr)».
Nel quarto trimestre fiscale Walt Disney ha registrato utili netti pari a 1,77 miliardi di dollari (1,6 miliardi di euro), in aumento del 10% sullo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono scesi del 3% a 13,142 miliardi di dollari (12 miliardi di euro) contro attese per 13,52 miliardi di dollari (12,44 miliardi di euro).
Agli analisti Iger si è detto non preoccupato del calo degli ascolti delle partite della lega nazionale di football e che è confidente sul futuro di Espn. In particolare ha fatto riferimento agli accordi di provider online come Hulu e DirecTv che potrebbero aiutare l’azienda ad attirare i millennials che sfuggono all’offerta della pay tv via cavo con pacchetti tradizionali. Gli occhi erano già puntati su Espn dall’agosto 2015, quando Iger ha riconosciuto che si stavano presentando problemi in termini di perdite di abbonati. Espn aveva 92 milioni di abbonati alla fine del 2015, circa 7 milioni in meno rispetto al 2013. Nielsen la settimana scorsa ha specificato che Espn ha perso 621 mila abbonati nel giro di un mese, un numero che però Espn ha contestato.
Nel frattempo, comunque, Disney ha acquisito una quota del 33% in BAMTech, una società di streaming-video creata dalla Major League di baseball attraverso la quale il gruppo dovrebbe lanciare un servizio di streaming sportivo separato da quelli via cavo.
Italia Oggi