Le interminabili liste d’attesa sanitarie del Lazio diventano black-list. “Fuorilegge” per almeno 3 tipi di prestazioni, per le quali questo mese nessuna struttura pubblica regionale risulta in grado di fissare un appuntamento entro i tempi massimi previsti dalla legge (30 giorni per le visite ambulatoriali, 60 giorni per le prestazioni diagnostiche per immagine). I 3 appuntamenti “impossibili” da fissare in regime di prenotazione ordinaria sono l’eco-colordoppler dei tronchi sovraaortici, le risonanze magnetiche e le ecografie dell’addome superiore. Stando ai dati del Recup regionale per ben 104 tipi di appuntamenti si va oltre i 100 giorni, per 42 si superano i 200 giorni e per 34 si deborda oltre i 300 giorni (7 raggiungono la soglia di un anno).
Il Tempo