Dopo anni di calo tornano a salire i ricavi nel settore telecomunicazioni, prosegue la crescita degli investimenti e tiene l’occupazione. E Whatsapp batte gli Sms. Secondo i dati del VII Rapporto Asstel sulla filiera delle Tlc nel 2015 in Italia, si registra un vero e proprio boom del traffico dati da mobile con un conseguente crollo vertiginoso degli Sms, di fatto surclassati da Whatsapp: dal 2010 i messaggini tradizionali sono scesi del 27%. Nel 2015 gli investimenti degli operatori telefonici di rete fissa e mobile salgono del 9% (600 milioni in piu’ del 2014) per un totale di 6,6 miliardi di euro, pari al 21% dei ricavi.
I ricavi della filiera crescono dell’1% rispetto all’anno precedente, assestandosi attorno a un valore di 42,7 miliardi di euro. Un segnale positivo, considerato che dal 2008 al 2014 il segno era sempre stato negativo e sono stati “bruciati” complessivamente oltre 11 miliardi (21% del valore iniziale). Elaborato dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano sulla base delle indicazioni delle Parti Sociali e dei dati forniti dalle imprese associate ad Asstel, il rapporto è stato diffuso a Roma dal presidente di Asstel Dina Ravera insieme ai segretari generali di Slc-Cgil, Massimo Cestaro, Fistel-Cisl, Vito Vitale, Uilcom-Uil, Salvatore Ugliarolo.
Tiene anche l’occupazione nella filiera: sale dello 0,5% per un totale di circa 123.000 addetti (il tasso era stato di -1% nel 2014). Si evidenzia in particolare, una stabilità (-0,1%) occupazionale nel comparto degli operatori di Tlc che, con poco più di 66mila dipendenti copre poco più della metà degli addetti al settore, un incremento degli addetti dei Contact Center (+5,6%, 23.600 addetti), legato anche a fenomeni di consolidamento che hanno caratterizzato alcune grandi realtà che operano per le Telco, e una riduzione invece degli addetti dei fornitori di apparati (-4,5%, 9.900 addetti). Crollano invece i prezzi: tra il 2010 e il 2015 si registra un -13% per i prezzi di telecomunicazioni fisse e ben -37% per le telecomunicazioni mobili. Nel 2015 continua la crescita (+27%) dei volumi di traffico dati da rete fissa (arrivando così a una crescita pari a +163% dal 2010 a oggi). I volumi di traffico dati da fisso valgono più di 10 volte i volumi di traffico dati mobile. Questi ultimi sono cresciuti del 44% nel 2015, mentre dal 2010 a oggi quasi il 500%. In leggero calo invece, nel 2015 sono i volumi di chiamata (-3%), per effetto di una piccola crescita (+1%) del mobile e di un forte calo (-13%) del fisso.
Infine dallo studio emerge che con la Banda ultralarga fissa (maggiore di 30 Mbps) è coperto il 44% delle abitazioni. Siamo ancora lontani dalla media Ue (71%) ma il divario si è ridotto di 14 punti da dicembre 2013 a giugno 2015. Con la Banda ultralarga mobile (4 G- Lte) è raggiunto il 95% della popolazione, siamo al secondo posto dopo il Regno Unito (98%) nell’Ue5, ma la penetrazione delle Sim 4G non supera l’ 11%, contro una media Ue5 del 23%.