Inchiesta su opas, Cairo è sereno

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Nessun riscontro su rinnovo cda Rcs

Urbano Cairo La7«Siamo sereni. Abbiamo fatto un’operazione straordinaria», ha dichiarato all’agenzia stampa MF-Dowjones Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication nonché nuovo socio di maggioranza del gruppo Rcs-Corriere della Sera, a proposito del fascicolo che la procura di Milano ha aperto sull’opas lanciata sull’editrice milanese.
Ad avviare l’inchiesta sono stati gli esposti presentati dalla cordata Imh, uscita sconfitta dalla battaglia per il controllo di Via Solferino. Intanto però, come reso noto ieri da Borsa italiana, Cairo è arrivato al 55,9% del capitale grazie alle migrazioni delle azioni dall’opa concorrente alla sua opas (trasferimenti possibili fino a oggi).
«Si tratta di un esposto a modello 45, senza ipotesi di reato e senza indagati, quindi siamo sereni», ha ribadito Cairo intercettato per le vie di Milano. In merito alle eventuali dimissioni del board di Rcs, propedeutiche al suo ingresso come nuovo azionista di maggioranza nella plancia di comando della Rizzoli, Cairo ha spiegato che «al momento non abbiamo ricevuto nessun riscontro». E sull’eventualità di convocare l’assemblea straordinaria di Rcs entro i 40 giorni stabiliti dalle normative, l’editore ha risposto «speriamo di fare prima».
Nel dettaglio, gli esposti vertono su presunte irregolarità legate alle modalità con cui l’editore di La7 e diversi magazine ha avuto la meglio sull’opa lanciata dalla cordata capitanata da Andrea Bonomi assieme a Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e UnipolSai. Dopo settimane di rilanci, la partita su via Solferino si era conclusa con un risultato apparso perentorio: Cairo aveva conquistato il 48,8% del capitale della Rizzoli, la cordata Imh aveva raggiunto quota 37,7%.

ItaliaOggi