THE JOURNEY THE NEW PANAMA CANAL

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Uno delle più imponenti opere mai realizzate dall’uomo, un gioiello dell’ingegneristica dall’immenso valore economico e culturale per il paese che lo ospita e per il mondo intero: l’ampliamento del Canale di Panama. Un progetto che porta anche la firma dell’Italia. Il consorzio di costruttori guidato da Salini Impregilo ha appena portato a termine la sua missione nel cuore del continente americano.

The Journey vuole celebrare questo momento attraverso un ricco volume che ci accompagna, attraverso le splendide immagini di Panama e le testimonianze degli ingegneri coinvolti e degli abitanti del luogo, in un viaggio alla scoperta della storia e delle piccole tappe che hanno reso possibile la realizzazione di questa grande opera della globalizzazione. Un viaggio lungo cinque anni che ci racconta la trasformazione intervenuta nella regione “benedetta dalla geografia”, da sempre al centro dello scacchiere geopolitico del mondo.

Il gruppo Salini Impregilo, attore internazionale nel campo delle costruzioni, è specializzato nel settore delle infrastrutture sull’acqua. Nel 2009, ritenuto il miglior concorrente in termini di competenze e prezzi, il gruppo si aggidica la commessa per i lavori di ampliamento del canale. Sarà alla guida del Consorzio Grupo Unidos por el Canal, di cui fanno parte la spagnola Sacyr, la belga Jan de Nul e la panamense CUSA.

Chiare per Salini Impregilo le coordinate su cui si deve sviluppare il progetto: l’opera deve realizzarsi nel rispetto del territorio, nella salvaguardia dell’ecosistema e a beneficio dell’occupazione del paese.

Un viaggio che si incastona nella storia di ben cinque secoli fa, quando la dominazione spagnola nel centro America aveva già messo in luce l’importanza strategica dell’area, il punto di incontro tra Oceano Pacifico e Oceano Atlantico, il nodo cruciale del commercio mondiale. Dopo una serie di false partenze, i lavori veri e propri prenderono il via nel 1907, sotto la guida degli Stati Uniti. Terminarono, 7 anni dopo, nel 1914. Da allora il flusso commerciale si snoda attraverso il passaggio delle cosiddette Panamax, navi le cui particolari dimensioni consentono senza rischi la navigazione del canale. L’ esigenza di intensificare il traffico di merci e persone nell’area porta all’idea di modificare il sistema di chiuse, consentendo così la traversata ad un numero di navi maggiore e di maggiori dimensioni. Ed è qui che entra in gioco la Salini Impregilo. Il progetto di estensione del canale mira a soddisfare l’aumento della domanda di mercato e ad accrescere la competitività e il valore marittimo del canale e del continente. A seguito dell’ampliamento le navi oggi possono trasportare il triplo del carico con un raddoppio delle entrate economiche per lo Stato di Panama. I benefici non sono solo economici: gli effetti positivi impattano anche sugli afflussi turistici nella regione. Visitatori di tutti il mondo descrivono la traversata del canale come un’esperienza unica al mondo. Tutto ciò senz’altro rafforza l’orgoglio nazionale, favorisce la diffusione della conoscenza delle meraviglie naturali del paese, molto ben documentate nel volume, e aumenta il prestigio di Panama agli occhi di noi stranieri.

La popolazione ne è ben consapevole. I cittadini panamensi si dicono fieri del canale oggi, è un elemento che occupa un posto di non poca importanza nella vita quotidiana degli abitanti di Panama. Non si tratta solo del valore commerciale che apporta (impiega ben 10 mila lavoratori), ma anche sotto il profilo culturale il canale rappresenta una porta sempre aperta ad accogliere le numerose opportunità di crescita che il mondo offre. Panama ospita il mondo intero: “con la gentilezza caratteristica dei luoghi di passaggio, dove le barriere cadono, le culture si incontrano e  l’identità di ogni persona diventa l’identità del mondo”.

Il viaggio continua.

Non importa quanto lontano andrò

Non raggiungerò mai l’obiettivo.

 Quale è allora il fine dell’utopia?

Farci andare avanti

Eduardo Galeano

 

A cura di Serena Tambone