La mossa del colosso per aiutare i giovanissimi che si pagano gli studi
I clienti di Starbucks pagano l’aumento ai dipendenti. La più grande catena di caffè al mondo (sta aprendo per la prima volta anche in Italia, a Milano) ha deciso di alzare lo stipendio ai lavoratori, un 5% in più, per placare le polemiche fortissime delle ultime settimane. Normale dialettica sindacale, se non fosse che, contestualmente, arriva un rialzo dei prezzi del caffè, stabilendo di fatto un inedito meccanismo: il consumatore paga l’aumento salariale del cameriere che gli serve il caffè. Al bancone ci sono spesso giovanissimi che si pagano gli studi. «È un ricatto generazionale – protestano i clienti in una tv americana – di fatto ci dicono, pagate lo stipendio ai vostri figli». Nei giorni scorsi i dipendenti americani di Starbucks si erano lamentati per l’aggravio del lavoro e una diminuzione delle mance, colpa della diffusione dell’applicazione per smartphone che consente di ordinare il bibitone senza entrare in contatto con altri esseri umani.
La Stampa