Il primo viaggio commerciale del Bombardier CS100 dove i finestrini sono più grandi e i sedili più larghi delle rivali di Usa e Europa. Con l’incognita del mercato
VOLO DUBLINO-ZURIGO — Carsten Spohr, il super amministratore delegato di Lufthansa, è seduto davanti a tutti, fila finestrino. Goh Choon Phong, numero uno di Singapore Airlines, poco più dietro — vista corridoio — scorre un documento sulla performance della compagnia. In mezzo a loro ci sono altri Ceo di altrettanti vettori. Sono oltre una ventina, gli stessi riuniti nell’associazione Star Alliance (640 milioni di passeggeri all’anno), tanto che a un certo punto qualcuno si fa scappare la battuta: «Se ci succede qualcosa mezza aviazione commerciale si ritrova senza capo nel giro di qualche secondo». Ignorando che là vicino c’è anche Safwat Mosallam, da poche settimane alla guida di EgyptAir il cui Airbus A320 è precipitato nel Mediterrano il 19 maggio scorso con 66 persone.
Contro il duopolio
Sono tutti a bordo del Bombardier CSeries CS100, un velivolo nuovo di zecca pensato per trasportare 120 persone e soprattutto che aspira a rompere il duopolio che va avanti da decenni di Boeing (modello 737, quelli di Ryanair per intenderci) e Airbus (A320, gli stessi usati da easyJet). Così nuovo questo CS100 che il volo Dublino-Zurigo — ufficialmente BBA05, ufficiosamente ZZZ170 — è il primo in assoluto a far viaggiare civili e non tecnici. Il Corriere della Sera — unica testata giornalistica italiana — è salito a bordo del jet che dopo anni di sofferenze e tentativi di bloccare il programma è fatto in Canada, è stato definito in modo ironico da John Leahy, direttore vendite di Airbus, «un grazioso aeroplanino» e cerca di colpire i due colossi dell’aviazione proprio nel segmento di mercato che registra più guadagni.
La configurazione interna
Il CS100 — che entrerà ufficialmente in servizio a metà luglio con la livrea della compagnia Swiss International Air Lines — ha una configurazione interna diversa dalle rivali principali: non sei sedili per fila divisi da un corridoio, ma tre da una parte e due dall’altra. Un modo per introdurre prezzi differenti e magari più bassi per chi si trova nel posto di mezzo? «Assolutamente no», risponde al Corriere il capo della compagnia aerea elvetica Thomas Klühr. Ma non è detto che altri vettori non ci stiano già pensando. I sedili hanno una larghezza di 47 centimetri (quello in mezzo 48), di più rispetto — per esempio — a quelli dell’Airbus A320 che non superano i 43 centimetri. E più grandi — del 50% — sono pure i finestrini. Mentre il consumo di carburante è inferiore di un quinto per la stessa tratta. «E fa anche meno rumore della versione aggiornata degli A320, gli A320neo», spiega Spohr, il Ceo di Lufthansa (nel quale gruppo fa parte anche Swiss Air).
I maxi Google Glass in cabina di pilotaggio
«Questo aereo può percorrere quasi seimila chilometri, abbastanza da fare senza scalo Dublino-Montreal, che è anche dove stiamo andando», dice a tutti i passeggeri — precisando subito che sta scherzando — Rob Dewar, direttore generale del modello CSeries. Poco prima il comandante Esteban Arias ha fatto decollare il velivolo usando poco più di metà della pista necessaria. «Non c’è bisogno di molto asfalto, è perfetto per gli aeroporti cittadini», spiega. Nella cabina di pilotaggio i due responsabili del volo hanno davanti a loro anche due schermi trasparenti che indicano la rotta e i parametri più importanti della tratta. Praticamente due enormi Google Glass per evitare distrazioni nei momenti di decollo e atterraggio.
Le incognite del settore
Il Bombardier CS100 sarà in grado di scardinare quel duopolio? Difficile prevederlo. Boeing e Airbus sono i veri leader del mercato. E i clienti di Bombardier per ora non sono molti. I due principali sono Swiss Air e Delta Air Lines. L’amministratore delegato dell’africana Ethiopian Airlines — anche lui sul volo per Zurigo — fa sapere di volerne 10-15 pezzi, «ma con un prezzo più vantaggioso di quello proposto a Delta». Proprio la cifra è una voce importante. Perché secondo i calcoli degli analisti per metter piede sul mercato Bombardier ha venduto alla compagnia americana ogni velivolo per 22-23 milioni di dollari, cioè con uno sconto del 60-65%. Tanto da essere accusata da Embraer — la diretta concorrente brasiliana — di fare una riduzione di prezzo insostenibile per mercato. Riduzione che Bombardier nega, pur non smentendo mosse iper-competitive per dare un futuro ai nuovi velivoli CSeries.
Corriere della Sera