Angela Merkel si conferma per il sesto anno consecutivo la donna più potente al mondo. Hillary Clinton, la candidata democratica alla Casa Bianca, conquista la medaglia d’argento, mentre il gradino più basso del podio va a Janet Yellen, la presidente della Fed. A compilare la lista delle donne più potenti al mondo è Forbes, che nella top 20 inserisce anche l’italiana Federica Mogherini, il “ministro degli esteri dell’Unione Europea che ha giocato un ruolo centrale nello storico accordo” sul nucleare iraniano. Un bel salto in avanti per la Mogherini, che solo nel 2015 occupava la 36esima posizione.
Fra le italiane in classifica anche Miuccia Prada, che si conferma al 79esimo posto e Fabiola Gianotti, il direttore generale del Cern all’84esimo. ”I fisici di solito sono nell’oscurità, risolvendo problemi arcani di solito non coperti dai media. Ma poi arriva una persona come Fabiola Gianotti” afferma Forbes.
Nonostante i loro successi, le donne continuano a essere lontane dalle posizioni di comando. Guardando all’indagine di Catalyst rappresenterebbero solo il 4% degli amministratori delegati delle aziende quotate sullo S&P 500, occupando solo il 25% delle posizioni manageriali in queste aziende. Ma secondo Forbes si sta registrando un cambio di tendenza, con il numero delle donne leader politici di un paese che è raddoppiato dal 2005.
Yellen, terza in classifica, è la donna più potente in finanza, precedendo il direttore generale del Fmi Christine Lagarde al sesto posto. L’amministratore delegato di General Motors, Mary Barra, è in quinta posizione ed è la donna più potente fra le aziende. Nel settore tecnologico la prima è Sheryl Sandberg, il chief operating officer di Facebook, “ha aiutato a far crescere i ricavi di Facebook da quando è sbarcata nella società nel 2008, sono aumentati di 66 volte”.
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