Telespettatori della televisione online, anche non lineare, contati così come si contano quelli della tv tradizionale digitale terrestre o satellitare. La global audience, insomma, ormai necessaria per operatori e investitori pubblicitari, in un mondo in cui l’ascolto è sempre più frammentato fra canali e soprattutto piattaforme. Per questo l’Auditel ha inviato nelle scorse settimane un cosiddetto Rfi, request for information alle società di ricerca, contenente le richieste di informazioni su come sia possibile realizzare una rilevazione da integrare a quella attuale. Già oggi il comitato tecnico dovrebbe analizzare le prime risposte che sono arrivate.
La società presieduta da Andrea Imperiali non ha comunicato la partenza di questa fase di valutazione ma il direttore generale Walter Pancini conferma a ItaliaOggi che «la richiesta di informazioni è partita a livello internazionale» e che lo scopo è di «comparare non solo quello che ci offre il nostro storico fornitore (Nielsen, ndr) ma anche le possibilità offerte dai player internazionali». Il processo è partito insomma e mostra chiaramente due cose che caratterizzano il nuovo corso di Auditel: da una parte lo sforzo per svecchiare la rilevazione aggiungendo, fra le altre cose, questo tassello, dall’altra che il futuro della società non sarà necessariamente legato alla Nielsen come in passato, ma si valuteranno anche le alternative. Questo potrebbe voler dire che fra qualche anno, a contratto scaduto, per l’intera rilevazione Auditel potrebbe indire una gara (o comunque un beauty contest) per trovare il nuovo fornitore.
Per ora niente di tutto ciò, perché si parla solo del tassello online: «Oggi nessuno mette in discussione Nielsen», chiarisce Pancini. «Stiamo valutando se altre realtà a livello internazionale possono dare soluzioni altrettanto valide o più valide. A decidere saranno soluzioni e fatti, non matrimoni storici».
Nielsen ha già pronto negli Usa un sistema che consente di rilevare la total audience tv (si veda ItaliaOggi del 10/3/2016) e l’obiettivo è di portare tutti gli elementi che lo compongono anche in Italia entro fine anno. C’è da scommettere che lo sforzo sarà particolarmente indirizzato a questo Paese visto come si sta muovendo l’Auditel. Ma sempre negli Usa c’è un concorrente che promette di dare del filo da torcere a Nielsen: comScore. Quest’ultima, specializzata fino a poco tempo fa in rilevazioni internet, a febbraio ha completato la fusione con un’altra società di ricerca, la Rentrak, che ha portato in dote la sua capacità di contare gli spettatori della tv on demand, dei set top box, fino ad arrivare a quelli del cinema.
La competizione, insomma, si è accesa anche in questo campo e Auditel sarà un banco di prova. «Abbiamo una road map di innovazione incredibile», aggiunge Pancini, «stiamo portando avanti sia il percorso del rinnovo integrale del campione sia il superpanel. Stiamo lavorando in un’azienda che da quel maledetto ottobre scorso (la fuoriuscita dei dati del panel da Nielsen, ndr) riunisce il cda una volta al mese e una o due volte alla settimana il comitato tecnico proprio per curare tutto il piano di queste iniziative legate al futuro».
Italia Oggi