E’ morto Gianroberto Casaleggio, uno dei leader e cofondatore del Movimento Cinque Stelle. Aveva 61 anni ed era malato da tempo: si è spento in ospedale a Milano. Dal 2005 era curatore, insieme al figlio Davide, del blog di Beppe Grillo. Proprio qui è stato pubblicato un post dal consueto titolo-hashtag #CiaoGianroberto: “Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle – si legge – Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all’ultimo”. In coda al post una citazione di una frase dello stesso Casaleggio da una lettera pubblicata dal Corriere della Sera il 30 maggio 2012: “Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive”. Casaleggio era ricoverato in una struttura dell’istituto Scientifico Auxologico. La notizia è stata confermata all’Ansa da ambienti del M5S, del suo studio Casaleggio Associati e da fonti sanitarie. Nell’aprile del 2014 Casaleggio era stato operato di urgenza per un edema al cervello al Policlinico di Milano. Solo pochi giorni fa, il 7 aprile, Casaleggio aveva replicato dal blog di Grillo a un articolo della Stampa che parlava di una presunta volontà di “abdicare” a favore del figlio Davide. “Lo sciacallo Iacoboni usa il pretesto delle mie condizioni di salute, note da tempo, per inventare retroscena inesistenti e fuori dalla realtà sulla gestione del MoVimento 5 Stelle e schizzare veleno sui portavoce. Non ci sono capi e l’unico leader riconosciuto sono i cittadini che fanno parte della comunità del M5s”. Unanime, già dai primi minuti, il cordoglio di tutto il mondo politico: i parlamentari Cinquestelle, ovviamente, ma anche il candidato sindaco di Roma per il Pd Roberto Giachetti che ha spiegato che oggi – in segno di lutto – non farà campagna elettorale. La sua rivale Virginia Raggi, scelta proprio dal M5s per la corsa al Campidoglio, ha twittato solo un laconico #CiaoGianroberto. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano lo ha definito “coscienza civile dell’Italia”.
Il Fatto Quotidiano