La Corea del Nord ha lanciato un missile in mare al largo della costa orientale poche ore dopo che i leader di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti avevano avvertito Pyongyang di porre fine alle provocazioni. Il proiettile, secondo quanto riferito da un funzionario militare della Corea del Sud, è stato sparato da una regione vicina alla costa orientale del Nord. Si tratterebbe di un missile terra-aria a corto raggio, lanciato alle 12.45 ora locale. L’azione arriva poco dopo un incontro tra Obama, il presidente sudcoreano Park Geun-hye e il primo ministro giapponese Shinzo Abe, a margine del summit in corso a Washington sulla sicurezza nucleare, durante il quale i tre leader hanno ventilato possibili ulteriori misure per contrastare le minacce da Pyongyang. Le precedenti sanzioni Onu, approvate nel 2006, 2009 e 2013, non sono servite fermare le ambizioni nucleari di Pyongyang. La Corea del Nord ha infatti sparato una serie di razzi nelle ultime settimane, tra cui un missile a lungo raggio a febbraio, e ha effettuato il 6 gennaio il suo quarto test nucleare. A seguito di ciò l’Onu ha approvato nuove sanzioni, con il sostegno della Cina e dopo un lungo negoziato tra Washington e Pechino. In base alle nuove norme Onu, tutte le navi nordcoreane in arrivo nei porti cinesi vanno ispezionate per verificare che non portino merci di contrabbando e le importazioni vanno fermate se c’è prova che i profitti vadano a finanziare il programma nucleare di Pyongyang. La Corea del Nord “non tollererà” ispezioni sulle sue navi” Nam Hyon Il, dell’amministrazione marittima di Pyongyang, bolla le sanzioni come una “violazione delle norme commerciali marittime di uno Stato sovrano, definita “imperdonabile”. Facebook al bando La Corea del Nord ha ufficialmente annunciato il blocco di Facebook, YouTube, Twitter e dei siti web della Corea del Sud. Pochissimi nordcoreani hanno accesso a Internet che consiste in realtà in una rete intranet controllata dal governo. Si tratta soprattutto di funzionari, tecnici o altri che hanno un permesso speciale e che navigano di solito sotto stretta sorveglianza. Turisti e stranieri potevano fino a qualche tempo fa accedere a Internet senza troppe restrizioni, anche se con un monitoraggio su dati in entrata e soprattutto in uscita. Da qualche mese non si riusciva però a collegarsi ai principali social network. Adesso il blocco è stato ufficializzato e in una nota del governo si legge che non sarà possibile accedere neanche alle pagine web di gioco d’azzardo e a quelle per adulti. Nell’annuncio si legge anche che chiunque tenti di accedere in modo improprio a questi siti sarà soggetto a sanzioni. Le nuove restrizioni sono in linea con quanto accade nella vicina Cina, che mantiene divieti severi sui siti che Pechino ritiene politicamente sensibili, e in Corea del Sud che chiude alle pagine di Pyongyang e ai siti per adulti.
Rai News