Martedì sera alle 23, canale Rai Sport 57, ho assistito al post partita della invereconda sconfitta subita dalla nazionale italiana in Germania. Uno show paracomico inaspettato: interferenze di musiche e scherzi, James Bond, canzoncine, etc. La Rai ha l’esclusiva della Nazionale e così se ne occupa! Non ha ancora capito che il calcio è un argomento sacro, in Italia, una messa cantata e, all’occorrenza, la predica di un prete qualificato? C’erano temi importanti, da ex cronista ve li indico volentieri: 1. Conte è ancora meritevole di guidare la Nazionale, non è meglio esonerarlo subito, visto che ha annunciato il suo addio sfacciatamente, due mesi prima del campionato europeo? É lo stesso «mister» che abbandonò la Juve qualche giorno prima dell’inizio del campionato… É affidabile? 2. Subito dopo la sconfitta per 4 – 1, lo stesso Conte ha detto di essere indeciso per molte convocazioni. Il presentatore Rai ha tentato tenacemente di discutere i ballottaggi, nonostante lo strepito e le interferenze ridicole da parte della regia. Non si è capito nulla. 3. Infine: anche i calciatori italiani più popolari per la loro combattività si sono battuti con fiacchezza, senza voglia e senza forze. È lecito (mal)pensare che i club siano intervenuti, raccomandando prudenza, alla vigilia del ritorno in campionato? Se (mal) pensare in Rai non si può, che diavolo, almeno discutere l’argomento. Queste sciatterie in Rai, servizio pubblico, e altrove, mi fanno accapponare la pelle. Non solo per le sciocchezze, ma soprattutto per il dilettantismo, l’inutilità. Se volete far ridere, almeno chiamate un Crozza o la signora Virginia Raffaele, che furoreggiò a Sanremo.
di Cesare Lanza, Italia Oggi