Carige vola in Borsa: il mercato specula sull’offerta di Apollo

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La banca conferma la proposta: cessione di un pacchetto da 695 milioni di crediti morosi e aumento di capitale da 550 milioni, per mezzo miliardo riservato al fondo americano e per i restanti 50 milioni in opzione ai soci. La decisione spetterà al nuovo cda

carigeCarige vola in Borsa (segui il titolo in diretta) con il mercato che specula sulla proposta del fondo americano di Apollo di rilevare un portafoglio di crediti deteriorati. L’operazione è stata confermata dalla banca ligure: si compone dell’acquisto del portafoglio di non performing loan (Npl) e di un aumento di capitale da 550 milioni. Elementi che fin dalla prima mattinata hanno acceso l’attenzione degli investitori.
Le indiscrezioni davano per arrivato sul tavolo del consiglio di amministrazione di Carige (che verrà rinnovato nell’assemblea degli azionisti di giovedì) una nuova offerta del fondo Usa. Si tratta, nei dettagli, di una proposta da 695 milioni per rilevare un portafoglio di Npl. Per sterilizzarne gli effetti sul patrimonio, all’acquisto seguirebbe un aumento di capitale da 550 milioni, riservato al fondo per mezzo miliardo e offerto in opzione ai soci per i restanti 50 milioni. La stessa Bce, stando alle voci, avrebbe chiesto a Carige di esaminare attentamente la proposta.
Su queste indiscrezioni, che hanno fatto schizzare il titolo in Borsa, è arrivata la precisazione d’obbligo della banca. Come accennato, l’istituto ligure ha confermato di aver ricevuto dal fondo Apollo Management International un’offerta vincolante di acquisto del portafoglio di crediti in sofferenza con un conseguente aumento di capitale. Su richiesta della Consob, ha precisato che “in ragione della imminente scadenza” dell’attuale cda, la proposta di Apollo, arrivata lo scorso 23 marzo, “come peraltro espressamente auspicato dal medesimo fondo”, sarà esaminata dal prossimo consiglio che si insedierà con l’assemblea dei soci del 31 marzo. A nominare il prossimo board sarà l’azionista di riferimento Malacalza Investimenti (socio con il 17,6% del capitale), che accettando una ricapitalizzazione come quella proposta da Apollo vedrebbe fortemente ridimensionato il suo peso nell’azionariato. E il valore della propria partecipazione.
Lo scorso 10 febbraio era arrivata un’altra proposta di Apollo (sempre a carattere non vincolante): in base a questa prima offerta, il fondo era disponibile a rilevare il portafoglio crediti in sofferenza compensandone gli effetti con un aumento di capitale da 625 milioni interamente garantito. La ricapitalizzazione sarebbe stata per 525 milioni riservata al fondo e per 100 milioni offerta in opzione ai soci attuali. Quanto alla nuova proposta, arrivano alcuni giudizi da parte dai broker: “Riteniamo che l’offerta non sia generosa in quanto la banca alla luce del fatto che non avrà più alcuna sofferenza, farebbe molti più utili per minori accantonamenti e maggiore margine di interesse – è il commento di una casa di investimenti – l’attuale primo azionista malacalza ai prezzi attuali secondo le nostre ricostruzioni avrebbe una perdita di 160-170 milioni e non riteniamo che aderisca all’eventuale offerta di Apollo”. “Non ci aspettiamo che il nuovo cda, che sarà controllato dall’attuale primo azionista malacalza, approvi l’offerta di apollo che sarebbe altamente diluitiva – aggiunge un altro broker – riteniamo piuttosto che il nuovo management rilanci la banca e cerchi una aggregazione alternativa”.

Repubblica