Sulla falsariga dei diretti competitor, anche la Casa dei Quattro anelli celebra l’avvento del brand dedicato alle vetture high perfomance.
È tonato in auge il nome dell’autodromo di Imola dopo la debacle di Monza per ciò che concerne il Gran Premio di Formula Uno del 2017. Questa premessa per dire che è stato proprio il circuito del Santerno a tenere a battesimo per l’Italia, la prima del brand Audi Sport. Un marchio che, proprio come Mercedes-Amg e Bmw M, sarà la declinazione ultra sportiva delle vetture di Ingolstadt. Audi si adegua alla concorrenza, nonostante non abbia mai avuto nulla di meno rispetto alla concorrenza. Ma almeno, secondo una visione tipicamente da marketing, tutto è allineato con i competitor. Il vantaggio di Audi Sport da così un valore aggiunto in termini di denominazione del prodotto. Perché all’atto pratico la dedizione degli uomini che lavorano nella sede di Neuburg è sempre la stessa. Una passione totalizzante verso la prestazione, che si sviluppa grazie ad una gamma di prodotti che nasce nel segno dei modelli RS ed R. Una famiglia composta da RS 3, RS Q3, RS 6 Avant, RS 7 Sportback e R8 V10 Coupé; integrata recentemente dalle nuove versioni performance di RS Q3, RS 6 Avant e RS 7 Sportback e dalla versione plus di R8 V10 coupé. Nel corso del 2016 debutteranno la nuova R8 V10 Spyder e le nuove TT RS Coupé e Roadster. Un portafoglio ricco, di cui non fanno ancora parte le prossime generazioni di Audi RS 4 ed RS 5. Questione di tempo, anche perché la “formula” Audi Sport muta il progresso tecnologico delle vetture high performance di Casa Audi. Infatti, d’ora in avanti, lo sviluppo della versione RS sarà pianificato in parallelo con quello del modello di base. Una scelta tecnico tattica che da nuova linfa alle prossime generazioni di auto Audi Sport, il cui debutto passato segnava invece la fine della generazione del modello di base. Meglio per gli appassionati e futuri acquirenti, che non si ritroveranno più tra le mani un’auto “vecchia”, ma che avranno modo di godere di un’automobile che sarà la vera “portabandiera” per l’intera gamma. Imparate le nuove regole di gioco, non resta che giocare.
Così ad Imola erano presenti sia in forma “statica” sia in forma “dinamica” tutte le vetture della famiglia Audi Sport. Un’occasione irripetibile per poterne saggiare le doti. Dalla più piccola alla più grande il quadro prestazionale non si discute. Vanno tutte fortissimo, ciascuna a modo suo, ma ciascuna con la certezza di poter contare sulla trazione integrale quattro. Fatta eccezione per la R8, fedele all’aspirato, ogni altra vettura si affida alla sovralimentazione. La più bella? Quasi certamente la R8, anche se poi alla fine è il portafogli a stabilire quale debba essere la scelta. Di sicuro chi lascia senza fiato è il 4 litri Tfsi di RS 6 Performance e RS 7 Performance. Talmente rapido a salire di giri, nonostante una massa di circa 2 tonnellate da muovere in entrambi i casi, che bisogna essere rapidi ed attenti a cambiare la marcia prima di “sconfinare” in zona fuori giri. Inconveniente che si può evitare lasciando tutto nelle mani dell’elettronica. Più agile la compatta RS 3, sempre in “presa” e sempre rapida nei cambi di direzione. Maestosa la R8. Così immediata nel feeling da mettere tutti nelle condizioni di essere un aspirante pilota.
Cesare Cappa, Motori24