Da Aldair a Vieri, purchase passando per Vialli, Platt, Denilson, Shearer e Andy Cole: ecco i nomi che hanno fatto storia (2ª puntata)
1) 1990 – Aldair (dal Benfica alla Roma per 6 miliardi di lire) Fresco di finale di coppa Campioni col Benfica (persa a Vienna contro il Milan), è il brasiliano Aldair il colpo del mercato 1990: a metterlo a segno, la Roma di Dino Viola per 6 miliardi di lire. Il difensore resterà in giallorosso addirittura fino al 2003, diventando una vera e propria bandiera inserita nella Hall of Fame giallorossa nel 2012: al primo anno la coppa Italia, nel 2001 lo storico scudetto e la supercoppa italiana. Tante soddisfazioni anche con la Seleçao per “Pluto”, tra cui il Mondiale ’94 e due coppe America. Chiuse la carriera con un anno al Genoa, prima di riprovarci nel 2007 con i sanmarinesi del Murata, a ben 41 anni, ma durò solo 10 partite.
2) 1991- David Platt (dall’Aston Villa al Bari per 12 miliardi di lire) Sono gli anni del boom economico in Italia e quindi anche il calcio ne risente positivamente: il colpo del 1991 è del Bari che per 12 miliardi si porta via l’attaccante della nazionale inglese e dell’Aston Villa David Platt. In Puglia, l’inglese mette a segno 11 gol in 29 presenze e si merita il trasferimento alla Juve per l’estate dopo, per un miliardo in più di quanto costò ai Galletti. In bianconero non funziona (ma vince la coppa Uefa ’93), meglio alla Samp, con cui vince la coppa Italia ’94 prima di tornare in patria, dove vince ildouble con l’Arsenal nel 1998. Oggi allena in India, al Pune City, dove ha rilevato Franco Colomba.
3) 1992 – Gianluca Vialli (dalla Sampdoria alla Juventus per 30 miliardi di lire) Dopo l’impresa dello scudetto con la Sampdoria, Gianluca Vialli approda in bianconero per 4 miliardi di lire più quattro giocatori: Nicola Zanini, Mauro Bertarelli, Michele Serena e un giovanissimo Eugenio Corini. Alla Juventus cambia tanti partner d’attacco, ma vince sempre e comunque: 1 scudetto, 1 coppa italia, 1 supercoppa italiana, 1 coppa uefa, ma soprattutto la Champions League di Roma nel 1996. Poche settimane dopo il trionfo dell’Olimpico si trasferisce al Chelsea a parametro zero, diventando un’icona anche Oltremanica.
4) 1993 – Dennis Bergkamp (dall’Ajax all’Inter per 18 miliardi di lire) Una delle migliori occasioni sprecate degli anni 90. Dennis Bergkamp arriva all’Inter da predestinato, per ben 18 miliardi di lire, in compagnia del compagno di squadra Wim Jonk. Sei mesi di astinenza dal gol gli danno il benvenuto in Serie A, anche se nella coppa Uefa ’94 mette a segno 8 gol decisivi per il trionfo nerazzurro. L’Arsenal così decide di ripagare i nerazzurri dell’investimento a distanza di due anni, versando 19 miliardi: con la maglia dei Gunners, l’olandese diventerà un’autentica leggenda.
5) 1994 – Andy Cole (dal Newcastle al Manchester United per 7 milioni di sterline) Il trasferimento più caro della stagione 94-95 arriva nel mercato invernale: è il 10 gennaio 1995 quando il Manchester United di Sir Alex Ferguson finalizza con il Newcastle un’operazione da 7 milioni di sterline per l’attaccante Andy Cole, mettendo a segno il nuovo record inglese. In coppia con Dwight Yorke, Cole formerà i Calypso Boys: 121 gol in 275 partite che significano 5 Premier League, 2 FA Cup, 2 Charity Shield e una Champions League, quella storica vinta nel recupero contro il Bayern nel 1999.
6) 1995 – Stan Collymore (dal Nottingham Forest al Liverpool per 8.5 milioni di sterline) Solo pochi mesi dopo, è il Liverpool a ritoccare il record di Cole: ad Anfield sbarca Stan Collymore dal Nottingham Forest per 8.5 milioni di sterline. La coppia con Robbie Fowler funziona, in due anni va a segno 28 volte in 64 presenze: l’attaccante resta fino al 1997, quando si trasferisce all’Aston Villa per 7 milioni di sterline.
7) 1996 – Alan Shearer (dal Blackburn al Newcastle per 15 milioni di sterline) Protagonista di uno storico titolo con la maglia del Blackburn e di un Europeo positivo (in cui fu capocannoniere con 5 gol), l’uomo dell’estate ’96 fu Alan Shearer: nonostante la corte dello United, fu Kevin Keegan, manager del Newcastle a spuntarla per 15 milioni di sterline, riportando l’attaccante nella sua città natale. Con i Magpies, si ritirerà dieci anni dopo, dopo aver fatto 206 gol in 404 partite, miglior marcatore della storia della Premier League con 260 gol.
8) 1997 – Ronaldo (dal Barcellona all’Inter per 51 miliardi di lire) I saltelli sul balcone in via Durini con la sciarpa nerazzurra: l’estate ’97 è quella dello storico trasferimento di Ronaldo, il Fenomeno, all’Inter. Moratti pagò i 48 miliardi di lire di clausola al Barcellona, più un ulteriore indennizzo di altri 3 miliardi. I gol, gli infortuni, le lacrime del 5 maggio: per i tifosi interisti, o semplicemente per tutti gli appassionati di calcio, la certezza di aver visto uno dei più forti giocatori della storia del calcio sfrecciare sull’erba di San Siro.
9) 1998 – Denilson (dal San Paolo al Betis per 300 milioni di pesetas) Dopo Ronaldo, nel 1998 fu un altro brasiliano a incendiare il mercato: il funambolico Denilson, all’epoca ventenne, fu pagato dal Betis Siviglia ben 300 milioni di pesetas, più di 60 miliardi di lire, bruciando la concorrenza della Lazio di Cragnotti. Esterno sinistro di centrocampo, Denilson era titolare della Seleçao che perse il Mondiale di Francia ’98 in finale contro i padroni di casa: la sua esperienza nella Liga fu però un flop: solo 13 gol in 185 presenze. In Nazionale però è stato protagonista fino al 2003, facendo parte anche della rosa campione del mondo nel 2002, anche se per tutti resta celebre per il famoso spot all’aeroporto e il suo doppio passo…
10) 1999 – Christian Vieri (dalla Lazio all’Inter per 90 miliardi di lire) Ecco mister 90 miliardi: dopo 9 mesi di altissimo livello alla Lazio (con cui vincerà la coppa delle Coppe), Bobo Vieri si trasferisce all’Inter di Massimo Moratti per comporre con Ronaldo una super coppia che in realtà, a causa degli infortuni del Fenomeno, scenderà in campo raramente. Vieri in nerazzurro è travolgente: 103 gol in Serie A più 20 tra coppa Italia ed Europa. La fine di una bella amore non è all’altezza: dopo tante polemiche con i tifosi e con la stessa dirigenza Moratti, nell’estate 2005 si trasferisce a parametro zero al Milan, dove resterà solo pochi mesi prima di andare al Monaco.