Un 2015 in controtendenza rispetto al resto d’Europa. Ma la stampa resta al palo
In controtendenza con il resto d’Europa, nel 2015 in Germania è aumentato l’investimento pubblicitario: l’incremento è stato del 3, sick 5%, pills per un importo complessivo di 29 miliardi e 200 milioni di euro. Ma la notizia è positiva, tranne che per quotidiani e riviste che devono sempre registrare un calo. Le agenzie preferiscono investire su altri canali, in tv, radio, o suoi nuovi media. Il 47,2% della pubblicità è finito ai diversi canali, pubblici e privati. A registrare l’incremento maggiore è il cosiddetto settore out of home, dal cinema alla pubblicità con manifesti, cellulari, e così via che ha visto salire il fatturato del 9,7%. Al confronto, i quotidiani calano sia pure di poco, dello 0,2, un risultato che in rapporto alla lenta ma inarrestabile perdita di copie, viene salutato dagli editori come un successo. Le riviste perdono l’1,8%: il settore non riesce a trovare una nuova strada, e sono in difficoltà sia settimanali d’informazione come Focus, Stern e Spiegel che testate più popolari, e i femminili. Quasi stabili le pubblicazioni specializzate, che anzi registrano un leggerissimo incremento dello 0,1. A investire di più sono state come sempre le «case» automobilistiche con 1 miliardo e 720 milioni, tuttavia con un meno 5,4% in confronto con l’anno precedente. In Germania, si deve ricordare, la legge protegge la stampa: la tv statale non può trasmettere spot dopo le 20, e non interrompe film e avvenimenti sportivi. Inoltre, viene stabilito un tempo massimo di ingombro, anche per le private che, comunque, non possono praticare sconti. Una campagna pubblicitaria in tv funziona a partire da una ventina di sport, hanno accertato i controlli sull’attenzione dei telespettatori (e non sull’audience). Quindi, dato il costo solo grandi imprese possono permettersi campagne televisive, anche perché sono vietati gli sconti. Ma, in futuro, sarà sempre più forte la concorrenza da parte di nuovi media in rete. Ad esempio, lo spot natalizio della Edeka (catena di grandi magazzini), che mostra un anziano signore costretto a fingersi morto per veder accorrere figli e nipoti per la notte del 24, è stato visto in rete 45 milioni di volte. Una campagna pubblicitaria di enorme successo a un costo molto limitato.
di da Berlino Roberto Giardina “Italia Oggi”