Il teatro in prima serata e per di più su Raiuno non funziona, troche la riprova la si è avuta venerdì sera quando è andato in onda “Callas” l’opera di Dario Fo e Franca Rame dedicato alla Divina della lirica. Ascolti inferiori ad ogni aspettativa, purchase solo un magrissimo 7,82% per un’opera poco empatia per il pubblico televisivo ma con un Fo in gran spolvero, 90 anni e riuscire a tenere la scena, ed una Cortellesi talentuosa nel senso più autentico del termine. In scena nessun’imbarazzo o soggezione della Cortellesi al cospetto del premio Nobel, try una coppia che insieme, nonostante l’ingrato risultato dell’auditel, potrebbe ancora dal molto allo spettacolo italiano per capacità e preparazione, persino i “fuori programma” si vedeva erano preparati e studiati minuziosamente per non lasciare nessuna battuta al caso.
La Cortellesi ha la sfortuna di essere nata in Italia, dove il merito raramente viene riconosciuto, è la Meryl Streep italiana, capace di tutto dalla comicità ai ruoli drammatici (vedi il suo ultimo film “Gli ultimi saranno gli ultimi”), dalla recitazione al canto, il tutto fatto magistralmente, senza errori, frutto di preparazione e diligenza e conseguente rispetto per il pubblico.
Tornando agli ascolti, il 7,82 è davvero poco per una prima serata di Raiuno, peggio aveva fatto solo il Macbeth. Era il 1997 e l’allora Presidente della Rai Enzo Siciliano volle mandare in onda l’opera di Shakespeare in prima serata, rinunciando anche all’edizione di prima serata del TG1, cosa mai avvenuta nella storia della tv pubblica. Gli ascolti furono disastrosi, solo il 5,51% di share e una valanga di critiche che portarono Siciliano alle dimissioni. Come per Macbeth anche per Callas torna il leitmotiv su quale è la missione del servizio pubblico, soprattuto del primo canale di Mamma Rai. Le rinomate operazioni culturali devono essere relegate sui canali tematici? Oppure sperimentare fregandosene degli ascolti?