(di Andrea Secchi, buy Italia Oggi) Vice Media, il gruppo Usa nato come magazine gratuito nel 1994 e oggi produttore di contenuti per Internet e tv, si avvicina quest’anno al miliardo di dollari di ricavi (900 mln di euro). Praticamente un raddoppio rispetto all’anno scorso e la crescita vertiginosa è data dagli accordi con i gruppi televisivi a cui fornisce i propri contenuti, in particolare i programmi di informazione. L’anno scorso l’accordo quadriennale con la Hbo, poi quello con la canadese Rogers Communications per 100 milioni, ma sono solo i maggiori, basti pensare che anche in Italia Vice arriva in tv con le inchieste su SkyTg24. Il suo successo mostra come le tv tradizionali abbiano sete di contenuti per poter avvicinare il pubblico più giovane.
A rivelare che Vice dovrebbe fatturare quest’anno 915 milioni di dollari (820 mln di euro) un memo interno ottenuto dal New York Times, che mostra come il primo trimestre dell’anno sia stato particolarmente forte con ricavi per 545 milioni.
I ricavi da partnership dovrebbero crescere ulteriormente nei prossimi anni, mentre è atteso a breve l’annuncio della partenza di un intero canale targato Vice, in cui non ci saranno soltanto approfondimenti giornalistici, ma anche show al solito irriverenti e non convenzionali come tutto il resto dalla produzione. Per il nuovo canale è stato stretto un accordo con A&E Networks, il gruppo televisivo presente anche in Italia con History Channel e Crime+Investigation, entrambi su Sky. Negli Usa A&E dovrebbe riservare a Vice il canale H2, nato come spin off di History. Sembra però che manchino alcuni dettagli di non poco conto: da una parte non è infatti detto che A&E voglia sacrificare l’intera programmazione di H2 e quindi il logo, dall’altra, secondo i media Usa, mancherebbe l’accordo con le piattaforme via cavo e satellite che trasmettono H2 e che prima di un cambio editoriale devono dire la loro. In ogni caso l’arrivo in Italia non è imminente, soprattutto perché nella Penisola A&E non ha H2 e dovrebbe costituire un canale ex novo.
A&E, gruppo posseduto da Hearst e Disney, è peraltro uno dei soci di Vice insieme ad altri nomi illustri: lo scorso anno ha investito 250 milioni di dollari per comprare il 10% della società valutandola allora 2,5 miliardi di dollari. Un anno prima era stato 21st Century Fox a comprare il 5% per 70 milioni e oggi James Murdoch, il figlio di Rupert, è nel consiglio di amministrazione della società. Si tratta soltanto di alcuni dei finanziatori e come si vede con valutazioni sempre in crescita della società che secondo il ceo Shane Smith oggi vale almeno 4 miliardi di dollari.