(Repubblica) Anche Stuart Gulliver. l’amministratore delegato della banca, prescription aveva un conto presso la filiale svizzera finita al centro dello scandalo Swissleaks, legato alla lista di presunti evasori entrata in possesso delle varie autorità nazionali. Utili in calo del 15% a causa di accantonamenti e vertenze
MILANO – Quando chi deve fare pulizia nasconde l’immondizia sotto lo zerbino. E’ il caso del numero uno di Hsbc la banca britannica finita al centro delle rivelazioni della lista Falciani. L’istituto di credito ha confermato che il suo direttore generale è titolare di un conto nella filiale svizzera della banca per un importo 7,6 milioni di dollari. Stuart Gulliver, che dopo lo scoppio dello scandalo Swissleaks si era impegnato a riformare la banca e a migliorarne la trasparenza, sarebbe il proprietario e beneficiario di un conto a nome di Worcester equities inc., una società registrata a Panama. La filiale svizzera della banca avrebbe aiutato facoltosi clienti di tutto il mondo a nascondere il proprio denaro al fisco nazionale tra il novembre 2006 e il marzo 2007: circa 180 miliardi di euro di oltre 100mila clienti e 20mila società offshore.
Questa mattina un portavoce della Hsbc ha confermato l’informazione del Guardian senza precisare l’importo del denaro depositato. Ha aggiunto che il conto, aperto nel 1998 da Gulliver per depositare alcuni premi aziendali, è stato dichiarato alle autorità fiscali britanniche: “Stuart Gulliver non ha beneficiato di alcun vantaggio fiscale”. “Alcuni dei nostri ritengono che le pratiche del nostro private bank in passato siano state fonte di vergogna e dannose per la nostra reputazione. Penso che l’utilizzo del termine vergogna sia ragionevole”, ha detto Gulliver in riferimento al gigantesco sistema di evasione fiscale.
Oggi la banca britannica ha annunciato un calo nel 2014 del 15% dei profitti netti a 13,7 miliardi di dollari e del 17% degli utili lordi a 18,68 miliardi di dollari. La banca si è detta “profondamente dispiaciuta” e “presenta le sue scuse” per la condotta della sus divisione di private bankig in Svizzera. Nei giorni scorsi Hsbc aveva ammesso gli errori della filiale svizzera, la quale a metà degli anni 2000 ha messo in atto in gigantesco sistema di evasione fiscale a favore dei suoi clienti più facoltosi. I risultati – spiega il gruppo bancario in una nota – sono dovuti anche al peso di multe, accordi internazionali e accantonamenti, legati alle diverse vertenze che lo vedono Hsbc coinvolta su più fronti. Inoltre sono aumentati del 6,1 % a 37,8 miliardi di dollari i costi operativi. I ricavi annui sono calati da 64,65 a 61,25 miliardi di dollari.