here SI TRATTA PROGRAMMA” width=”300″ height=”174″ />(Repubblica) Il governo di Tsipras ha inviato al presidente dell’Eurogruppo, advice Dijsselbloem, il testo che chiede di estendere i finanziamenti ma non l’intero piano di salvataggio. Non ci sono impegni sul surplus e si prevede di “concludere positivamente gli accordi attuali”
MILANO – Il governo greco ha inviato all’Eurogruppo la richiesta di proroga di sei mesi dei finanziamenti internazionali, che scadono il 28 febbraio. Lo stesso presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha confermato la ricezione via Twitter e si appresta alla valutazione con lo staff tecnico. Una indicazione positiva sui contenuti della lettera arriva dal fatto che sia già stato convocato per domani un Eurogruppo straordinario, nel quale si discuterà della richiesta di Atene.
L’Afp, citando fonti governative, spiegava infatti che sarebbe stata necessaria una rapida ricognizione per un’approvazione di massima da parte delle strutture comunitarie. Qualora questo passo fosse stato superato, sarebbe stato subito convocato un nuovo summit dell’Eurogruppo, anche in teleconferenza, in modo che il documento possa ricevere lo stampo di approvazione definitivo. Cosa che è effettivamente accaduta.
Secondo le ricostruzioni, il testo inviato non comprende un impegno preciso sul surplus primario del 2015. Per una fonte ufficiale il documento propone di “procedere congiuntamente a una conclusione positiva degli accordi attuali”. Atene si impegna a mantenere “l’equilibrio di bilancio” nei sei mesi di estensione del programma di assistenza finanziaria. Nel frattempo partirà un negoziato per ridurre il debito e per avviare un programma a lungo termine di crescita economica. “Il governo – spiegano fonti ufficiali – non ha chiesto un’estensione del piano di salvataggio. Abbiamo inviato una proposta – aggiungono – nel rispetto del mandato popolare, che difende la nostra dignità sociale e che, nello stesso tempo, sia accettabile dai nostri partner”.
Nella sua proposta all’Eurozona, Atene spiega di aver richiesto l’estensione per avere il tempo necessario “senza ricatti e deficit di tempo” a negoziare un nuovo accordo con l’Europa per una crescita economica dal 2015 al 2019. La Grecia chiede una riduzione del debito, nell’ambito dell’impegno del 2012 dei ministri delle Finanze europei a ridurre ulteriormente il debito greco. Inoltre la richiesta di Atene include l’impegno della Grecia a far fronte all’evasione fiscale e la corruzione, per combattere la “crisi umanitaria” e far ripartire l’economia.
Il passo ufficiale arriva all’indomani di una serie di pressioni per rompere il ghiaccio che si era formato negli ultimi giorni, incluso un messaggio secco dagli Usa. Al di là dei tecnicismi dell’accordo, un ruolo centrale nella vicenda è giocato dalla forma: Tsipras non può sfigurare di fronte al popolo che l’ha acclamato come elemento di rottura verso la Troika, ma la Ue non può accettare che si faccia carta straccia di un accordo al quale erano stati vincolati i finanziamenti. Sempre ieri, la Bce ha accordato un po’ di liquidità d’emergenza in più alle banche elleniche, alzando il tetto da 65 a 68,3 miliardi. L’Eurotower ha oggi smentito di aver chiesto agli istituti ellenici di introdurre dei controlli sui capitali, per evitare la corsa ai bancomato, come ha invece scritto la tedesca Faz.