(Corriere) l gruppo guidato dalla famiglia Agnelli ha chiuso il 2014 con ricavi a 122, store shop 2 miliardi. Il Cane a sei zampe registra invece un calo del fatturato del 4,2% a 109,8 miliardi
Exor-Fca è diventato il primo gruppo industriale italiano. Dopo 11 anni in vetta, Eni, penalizzato dal calo del greggio, retrocede al secondo posto nella classifica Mediobanca. Il gruppo Exor, confermando la tendenza del semestre, chiude il 2014 con ricavi a 122,2 miliardi, per metà realizzati da Chrysler. Il Cane a sei zampe registra invece un calo del fatturato del 4,2% a 109,8 miliardi.
Sorpasso
Il sorpasso, secondo i curatori del rapporto sulle principali società italiane realizzato da Mediobanca, sarebbe avvenuto anche senza la forte contrazione dei prezzi del petrolio: Exor-Fca ha visto infatti crescere il fatturato del 7,5% nel 2014. Eni tuttavia si conferma campione di utili: 6.451 milioni di euro nel biennio 2013-2014, davanti e Enel (3.752 milioni), che è terza sul podio per fatturato, e al gruppo Exor (2.408 milioni). Quest’ultimo ha poi il maggior numero di dipendenti (318mila nel 2014 dei quali 230 mila in capo a Fiat-Chrysler) ma solo un quarto lavora nella Penisola. Il maggior datore di lavoro in Italia è dunque Poste italiane (144.635 addetti), seguita appunto da Exor (circa 80.000 dipendenti italiani) e Fs (69.115). L’azienda delle lettere, pronta al debutto in Borsa, è solo undicesima nella classifica per fatturato (3,9% a 9 miliardi). Ma se ai ricavi postali e finanziari del gruppo si aggiungessero i premi assicurativi (15,5 miliardi di euro) Poste balzerebbe in quinta posizione: Poste Vita è infatti il quarto polo assicurativo nazionale. Le attività di BancoPosta ne farebbero poi la nona banca italiana per provvista. Nella parte bassa della fotografia delle maggiori società attive nel nostro Paese c’è anche Volkswagen Italia, primo gruppo auto non italiano, 32esima con vendite nel 2014 per 3,7 miliardi di euro.