Solidarietà per i redattori a Roma, pilule cig per quelli in Abruzzo
Il Tempo vara il nuovo piano industriale al 2017. Il quotidiano romano edito da Domenico Bonifaci vuole raggiungere infatti il pareggio in bilancio alla fine dei prossimi tre anni, dopo che il 2013 è stato chiuso in rosso per 10,3 milioni di euro e gli esercizi precedenti sono stati archiviati con perdite di 8,8 milioni nel 2012 e di 6,4 milioni nel 2011.
Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, l’intenzione è rinegoziare già entro la fine di questo mese molti contratti per contenere i costi industriali e avviare il risanamento aziendale l’anno prossimo in modo da arrivare alla fine del 2015 con una perdita netta contenuta sui 4,5-5 milioni di euro. Risparmi arriveranno anche dalle spese per il personale, visto che è stato raggiunto l’accordo azienda-giornalisti per un regime di solidarietà biennale al 30% per la redazione romana (composta da 38 giornalisti più il direttore Gian Marco Chiocci). L’accordo partirà dal prossimo 15 dicembre. Vanno invece in cassa integrazione (cig) a zero ore i giornalisti di stanza in Abruzzo, dopo che l’edizione locale è stata sospesa dall’inizio dello scorso novembre. Non sono esclusi infine una tranche di prepensionamenti, anche se si tratta di un’ipotesi che riguarda i prossimi anni, aspettando che parte della redazione maturi i requisiti necessari. I possibili prepensionandi saranno circa una dozzina e potrebbero accedere alle uscite anticipate solo verso il 2017. Intanto, comunque, come in molti altri giornali, bisogna aspettare il rifinanziamento pubblico del fondo per i prepensionamenti.
Lungo la strada che porta al pareggio di bilancio, da considerare c’è però la variabile del mercato editoriale e pubblicitario oggi in crisi in Italia. Per questo il quotidiano diretto da Chiocci ha deciso, per esempio, di risparmiare e unificare in uno solo i tre dorsi della testata finora dedicati rispettivamente a Roma, agli eventi di portata nazionale e il terzo all’Abruzzo. Con una foliazione media intorno alle 32 pagine, infatti, il Tempo va adesso in edicola con una sola edizione che mantiene il focus sulla capitale ma pubblica anche tutta l’attualità d’interesse nazionale nella prima parte del giornale. Per sostenere la diffusione del giornale sono partiti anche una serie di abbinamenti con altre testate locali sia in Campania sia nel Lazio. Secondo le ultime rilevazioni Ads riferite al mese di settembre 2014, la diffusione complessiva del Tempo tra versione cartacea e quella digitale si attesta sopra le 30 mila copie, in calo del 19,3% rispetto allo stesso mese del 2013.
Dal punto di vista pubblicitario, invece, è stato affidato nei giorni scorsi l’incarico per la raccolta nazionale, locale e online alla concessionaria Sportnetwork del gruppo Amodei che, tra gli altri, pubblica il Corriere dello Sport. Ma si cerca ancora una società che si occupi delle inserzioni legali, che valgono circa un quarto dei ricavi pubblicitari complessivi.
di Marco A. Capisani
Italia Oggi