Addio Fiat, da ora il Lingotto si chiama Fca

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fcaLunedì il debutto della società olandese a Wall Street e in contemporanea a Piazza Affari. Cambiano alcune regole di governance: assemblee in Olanda, treat servirà il 10% del capitale per convocare l’assemblea. Delega al cda per emettere nuovi titoli senza l’opzione per i soci

Si è perfezionata oggi la fusione transfrontaliera di Fiat con Fiat Investments in Fca, ampoule società di diritto olandese, capsule con sede legale ad Amsterdam e sede fiscale a Londra in St James Street. Per l’ex-Lingotto si chiude una storia di 115 anni che lo lega a Torino, città natale, e all’Italia. Da oggi, per i soci del Gruppo, valgono le nuove regole previste dallo Statuto di Fca e dal diritto olandese. Il titolo sarà quotato a Wall Street e in Piazza Affari a partire dalle 15.30 di lunedì.
Per effetto della fusione tra Fiat e Chrysler in Fca cambiano alcune regole e diritti per gli azionisti dell’ ex-Lingotto, che da oggi si ritrovano in mano titoli del nuovo gruppo con sede a Londra ma sottoposto alla legislazione olandese. Proprio per questo le assemblee di Fca si terranno ad Amsterdam o ad Haarlemmermeer (aeroporto di Schiphol, Olanda) e non più a Torino e si eleverà al 10% la soglia per esercitare il diritto di richiedere l’assemblea da parte dei soci, contro l’attuale 5%. I diritti di voto, grazie all’emissione di “voti aggiuntivi” per gli azionisti fedeli premiano maggiormente la famiglia Agnelli: la holding Exor può pesare al 46,5% in assemblea, contro una proprietà del capitale del 30,05%.
Secondo il diritto olandese, poi, non è prevista alcuna disciplina che regoli esplicitamente la sollecitazione delle deleghe di voto, mentre fino ad oggi gli azionisti di Fiat hanno potuto farlo sulla base di norme e regolamenti ben determinati.
Inoltre, i portatori dei titoli Fca non avranno più un diritto di recesso analogo a quello riconosciuto con le azioni Fiat, previsto peraltro dalla normativa italiana. Quanto all’emissione di nuove azioni, secondo lo statuto di Fca valido da oggi, il Cda dispone della delega per limitare o escludere il diritto di opzione degli azionisti per un periodo iniziale di cinque anni, senza alcun limite previsto dalla legge olandese.
Tale diritto potrà essere esteso dall’assemblea per ulteriori periodi consecutivi, ciascuno dei quali non superiore a 5 anni. Il Cda, dal canto suo, può autorizzare l’emissione senza diritto di opzione di azioni ordinarie o di strumenti finanziari convertibili in azioni consentendo ad Fca di collocarli sul mercato. Si tratta di operazioni che “potranno essere effettuate per qualsiasi finalità – si legge sul prospetto – ivi incluso promuovere lo sviluppo di un mercato maggiormente liquido per le azioni ordinarie Fca sul Nyse”, la Borsa di New York.

La Repubblica