Il prossimo 29 ottobre Fiat pubblicherà i conti del terzo trimestre e gli analisti di Mediobanca Securities, generic in una nota di oggi, see dicono di aspettarsi un trimestre solido. Indubbiamente l’attuale contesto operativo è peggiorato e il cambio ha aggiunto ulteriore volatilità. In questo contesto, health comunque, gli esperti ritengono che Fiat riporterà un trimestre solido: ricavi, ebit, utile netto e debito netto dovrebbero essere migliorati rispetto al terzo trimestre 2013.
Questo grazie al contributo degli Stati Uniti, dell’Asia Pacifico, dei veicoli commerciali leggeri in Europa e del solido aumento dei volumi di Maserati. “Parte di questo miglioramento crediamo sia dovuto anche alla più bassa sottoproduzione della domanda retail rispetto al terzo trimestre 2013, in Europa e negli Usa”, spiegano gli analisti di Mediobanca che per il terzo trimestre si aspettano ricavi totali per 22,629 miliardi (+9,2% anno su anno), un utile operativo a 976 milioni (+19,5%) e un utile netto a 154 milioni (-15 milioni nello stesso trimestre 2013).
Gli esperti sono consapevoli che al momento il consenso si aspetta un ebit di 3,15 miliardi di euro che si confronta con una guidance 2014 di 3,6/4 miliardi. Come tale, il mercato si attende che Fiat riveda i target nella parte bassa della guidance o, nella migliore delle ipotesi, in linea con la parte bassa. Lo stesso vale per l’indebitamento netto: il consenso lo vede a 10,4 miliardi di euro contro una guidance a 9,8/10,3 miliardi.
In realtà gli analisti di Mediobanca sono convinti che l’ebit sarà di 200 milioni di euro al di sopra della parte bassa e questo dovrebbe tradursi in un debito netto più vicino alla parte bassa dell’obiettivo di Fiat, quindi a 9,7 miliardi, anche grazie ai minori investimenti pianificati. Se i numeri di Mediobanca saranno corretti Fiat entrerà nel 2015 molto più velocemente di quanto il consenso sta al momento anticipando.
Naturalmente gli analisti si aspettano che il consiglio di amministrazione, oltre ad analizzare i conti, dia qualche indicazione sulla struttura del capitale del gruppo: “ci aspettiamo/speriamo in un massiccio aumento di capitale o in un convertibile per consentire alla società di rilanciare l’Alfa e anche spingere sull’acceleratore della Ferrari con lo scopo di estrarre più valore da questo asset prezioso”, aggiungono gli analisti di Mediobanca che sul titolo Fiat mantengono un rating outperform e un prezzo obiettivo a 10,50 euro.
JP Morgan non è d’accordo. Oggi in un report sul settore auto europeo, proprio in vista dei conti trimestrali, ha tagliato le stime di utile per azione 2014-2015 (-21,7% e -25,4 % nel caso di Fiat) delle società del comparto per riflettere la crescita modesta del mercato automobilistico europeo e del nord America, il calo di quello brasiliano e la crescita a elevata singola cifra delle vendite di auto in Cina per il 2015.
In questo contesto, il broker ha downgradato Renault da overweight a neutral (target price da 74 a 65 euro) viste le preoccupazioni per l’andamento dei mercati brasiliano e russo nel prossimo anno e per il peso del debito del gruppo francese. Viceversa Bmw è stata promossa da neutral a overweight (target price da 90 a 105 euro) grazie ai nuovi prodotti (7 serie nel 2015).
Nel caso di Fiat il rating resta neutral ma il prezzo obiettivo scende da 8,90 a 8 euro con gli analisti di JP Morgan che hanno assunto una visione negativa sul mercato auto e truck brasiliano per il 2015 e vedono una ripresa solo nel 2016. “Non crediamo infatti che le elezioni porteranno a un cambiamento dell’economia tale da accelerare la domanda di auto da parte dei consumatori”, spiegano alla banca d’affari. Oggi in borsa il titolo Fiat scende dell’1,59% a 7,13 euro.
di Francesca Gerosa
Milano Finanza