Lo spagnolo José Bogas diventa ad della controllata spagnola al prosto di Andrea Brentan. Dopo l’investor day a Londra la scelta sul collocamento di una quota tra il 17 e il 23 del capitale
Sarà un caso, click ma a pochi giorni dall’Investor Day dell’8 ottobre a Londra, con il quale Enel potrebbe annunciare le sue prossime mosse in Spagna, l’amministratore delegato di Endesa lascia il suo incarico nella controllata spagnola. Andrea Brentan era arrivato a Madrid 5 anni fa anni fa in seguito alla conclusione dell’Opa lanciata dall’ex monopolista italiano sul gruppo iberico.
Il manager italiano ha dato le dimissioni – che verranno formalizzate nel cda del 7 ottobre – anche a ridosso dell’assemblea di Endesa in cui verrà formalizzata la cessione dalla capogruppo di tutte le attività in Sudamerica. Si tratta di una operazione da 8,2 miliardi di euro che passa per l’acquisto da parte di Enel Energy Europe (100% Enel) del capitale di Enersis, capofila delle attività latinoamericane del gruppo, ora in capo a Endesa, e per la contemporanea distribuzione di un dividendo straordinario di pari valore.
Brentan lascia proprio dopo aver gestito l’accorciamento della catena di controllo che permetterà a Enel un doppio vantaggio: Il primo è finanziario perché tutti gli utili della quota di controllo di Enersis ora arriveranno direttamente alla capogruppo senza doverli distribuire anche ai soci minori di Endesa (per quanto la società abbia un flottante alla Borsa di Madrid limitato a un 8 per cento)). Il secondo è industriale: tutte le decisioni sugli asset sudamericani verranno prese a Roma e si potranno sfruttare al meglio le sinergie con Enel Green Power, vista l’importanza delle energie rinnovabili nel continente.
Brentan – che ha anche concluso il primo contratto che porterà in Italia e in Spagna shale gas americano a partire dal 2019 – lascia il suo posto a José Bogas, da trent’anni nel gruppo di energia e direttore generale per la Spagna e il Portogallo. Il manager italiano rimarrà nei cda delle controllate Enersis ed Enel Green Power. la mossa si può spiegare anche con un gesto di distensione nei confronti del governo di Madrid: dopo gli scontri per la politica tariffaria che ha penalizzato tutte le utiliti e aver “svuotato” Endesa delle controllate sudamericane, Enel sceglie un manager iberico per far intendere che non ci saranno ulteriori passi indietro su quella che rimane pur sempre la principale società del settore in Spagna.
Tra l’altro entro la fine del mese Enel dovrà pure decidere cosa fare della presenza di Endesa in Borsa. Tutte le ipotesi sono ancora al vaglio dei vertici e molto dipenderà dall’andamento dei mercati nei prossimi giorni. Una delle ipotesi è di collocare tra il 17 e il 23 per cento del capitale, per ricostituire il flottante e reperire nuove risorse per gli investimenti. In alternativa, le azioni potrebbe essere cedute direttamente ad alcuni fondi senza passare per un Opv. Nel caso in cui i mercati e le indicazioni in arrivo dall’economia spagnola non dovessero essere favorevoli, il gruppo potrebbe decidere di mantenere lo status quo.
di Luca Pagni
La Repubblica