Immatricolazioni in aumento a settembre, segno positivo da inizio anno. Il numero uno di Renault Ghosn: “Ripartenza lenta, ma è una buona notizia il settore era in calo dal 2007. Siamo ancora tra il 20 e il 23% al di sotto del livello del 2007”
Prove di ripresa per il mercato europeo delle auto che a settembre registra una variazione positiva in Francia e in Spagna. Un trend che fa ben sperare gli addetti ai lavori anche se si tratta di una ripartenza lenta, “parliamo del 3-4% di crescita quest’anno” dice il numero uno di Renault Carlos Ghosn che aggiunge: “Si tratta di un’ottima notizia perché il mercato era in calo dal 2007. Abbiamo avuto cinque anni di declino e siamo ancora tra il 20 e il 23% al di sotto del livello del 2007”. A livello globale la Cina cresce del 7,5% l’anno, mentre l’India mostra segnali positivi dopo due anni difficili e Brasile e Russia sono entrate in una fase complicata. Nel Vecchio continente, le vendite Francia sono aumentate del 6,3% a settembre rispetto al livello dello stesso mese del 2013 a beneficio soprattutto dei produttori francesi. Da inizio anno si registra un +2,1% con 1.337.327 di nuove auto immatricolate da gennaio. Psa ha visto le sue vendite a settembre crescere del 17,3% rispetto allo stesso mese del 2013, soprattutto grazie a Peugeot (+25,7%), mentre la Renault ha guadagnato il 5,3% delle vendite, con il suo marchio low-cost Dacia che ha fatto segnare un +34,1% a settembre. Balzo delle vendite anche in Spagna dove il mercato registra una progressione del 26,2% a settembre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso anno. Nei primi nove mesi dell’anno, l’incremento è stato del 17,2% con 640.673 vetture vendute. L’associazione spagnola dei costruttori (Anfac) ha messo tuttavia in guardia contro qualsiasi euforia, visto che il mercato è ancora al di sotto di quasi un terzo rispetto ai suoi livelli pre-crisi. Nuovo rallentamento, anche se minore del mese precedente, invece, per il mercato dell’auto in Giappone. Le vendite di veicoli nel Paese del Sol levante sono diminuite a settembre del 2,8% rispetto al corrispondente mese dell’anno prima. Il dato si confronta con un -5% del mese di agosto.
Fonte: La Repubblica